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Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori, 

Oggi qui a nord delle Alpi la Befana non si è vista. Ad eccezione di Ticino, Uri e Svitto, l'Epifania non è un giorno festivo. Ma la ragione di questa mancata visita non è legata al fatto che la maggior parte della gente lavora normalmente. Come molti di voi infatti forse sanno, in Svizzera (con l'eccezione delle regioni italofone, dove è ben radicata anche la tradizione della Befana) a portare i regali in questa ricorrenza che celebra il giorno in cui Dio rivelò agli uomini la nascita di suo Figlio sono infatti i Re Magi (nell'immagine di copertina, la tradizionale 'Couronne des Rois', la Corona dei Re, un dolce tipico consumato nella Svizzera francese).

Da quanto apprendo su wikipedia, la sola regione italiana in cui esiste la tradizione dei Re Magi è la Sardegna. Sarà forse anche per questo motivo che qualche anno fa un gruppo di sardi aveva lanciato l'idea di fare dell'isola il 27esimo Cantone della Confederazione?

Re Magi o Befana, speriamo in ogni caso che abbiate passato una buona festa. Buona lettura.

stazione di ricarica
© Keystone / Christian Beutler

La multinazionale svizzera Holcim sta lavorando a un calcestruzzo magnetizzabile da utilizzare per le superfici stradali, in modo da permettere la ricarica di veicoli elettrici in movimento.

Si chiama “ricarica induttiva” e alcuni progetti pilota per equipaggiare il manto stradale con questa tecnologia sono già stati portati avanti in diversi Paesi. Il gigante del cemento elvetico Holcim intende ora sviluppare un calcestruzzo “unico nel suo genere, con alta permeabilità magnetica”, si legge nel comunicato.

La tecnologia è attualmente testata da ricercatori della Purdue University, nello Stato dell’Indiana. Altre applicazioni in fase di sviluppo includono l’elettrificazione dei pavimenti industriali per ricaricare robot e carrelli elevatori mentre lavorano.

Concretamente, le auto elettriche che circolano su questo tipo di superfici si ricaricano in modalità ‘senza fili’, stando in movimento e senza bisogno quindi di collegarsi a una stazione di ricarica. Nel rivestimento della carreggiata sono inserite bobine che fungono da trasmettitori di elettricità e ricaricano il veicolo tramite un campo magnetico.

cartello con scritta in affitto
© Keystone / Salvatore Di Nolfi

Era dal 2014 che gli affitti in Svizzera non salivano così tanto. A livello nazionale, nel 2021 l’aumento è stato dell’1% rispetto all’anno prima.

A incidere sul prezzo degli affitti è stata soprattutto la diminuzione delle superfici sfitte e il fatto che con la pandemia i consumatori sono maggiormente disposti a spendere per la casa, spiegano gli esperti del portale di annunci immobiliare Homegate, che effettuano lo studio in collaborazione la ZKB, la banca cantonale di Zurigo.

La progressione non è stata uniforme in tutto il Paese. Nelle regioni di montagna vi è stato un boom dei prezzi, sulla scia del lavoro a domicilio e delle restrizioni che hanno spinto probabilmente molte persone ad eleggere domicilio in zone più periferiche. Così, nei Grigioni è stato registrato un aumento di addirittura il 4,7%, il più alto in Svizzera. Ma anche altri cantoni alpini come Vallese, Vaud, Uri e Nidvaldo mostrano crescite significative.

A sud delle Alpi, il Ticino fa segnare una lievitazione inferiore alla media, con un +0,4%, ma nella città più grande – Lugano – le pigioni sono progredite del 2,2%.

cabina di una funivia
Keystone / Gian Ehrenzeller

Attimi di paura ieri a Laax, nei Grigioni: una cabina di una funivia ha urtato il terreno; a bordo vi erano 35 persone. Una donna ha riportato leggere ferite a una mano.

La cabina della funivia Laax-Crap Sogn-Gion era verosimilmente sovraccarica, ha indicato giovedì l’ufficio stampa della stazione sciistica grigionese. È consuetudine – ha precisato l’addetto stampa – che sotto le singole cabine vengano appesi carichi di vario genere per essere trasportati a monte. Evidentemente, questa volta il carico era troppo pesante e non ha potuto evitare lo scontro con un dosso a circa tre quarti della salita. La cabina non ha però subito danni, poiché ad avere urtato il terreno è stato il carico.

Il responsabile della manovra dell’impianto ha fermato immediatamente la funivia, ciò che ha causato la caduta di alcuni passeggeri e il leggero ferimento ad un dito di una donna.

Fino al termine delle indagini, la funivia di Laax-Crap Sogn Gion non potrà più caricare merci sotto le cabine durante il trasporto di persone.

illustrazione
tvsvizzera

Per quasi un secolo il confine tra Italia e Svizzera ha rappresentato un’occasione unica di guadagno per migliaia di persone, che hanno fatto del contrabbando la loro attività accessoria o principale. La storia di questo fenomeno.

Oggi non ci sono più gli spalloni di un tempo, che nottetempo percorrevano chilometri su sentieri impervi con la bricolla che segava loro le spalle, riempita di sigarette, caffè o zucchero. Il contrabbando non è però sparito, ha assunto semplicemente altre forme, meno ‘radicate’ nel territorio.

Di questa epoca d’oro del contrabbando, spesso rappresentata in modo molto romantico e che si è conclusa negli anni ’70 del secolo scorso, quando la svalutazione della lira ha fatto sì che non fosse più conveniente acquistare merci in Svizzera, sono però rimaste tante storie.

Storie che abbiamo voluto ripercorrere con una serie di servizi video: dalla costruzione della cosiddetta ‘ramina’ alle vicende narrate da guardie di finanza e contrabbandieri, tra cui anche donne, che quest’epoca l’hanno vissuta in prima persona.

  • L’epopea del contrabbando – il dossier di tvsvizzera.it.


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