
Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
Il Natale e il Capodanno sono ormai dietro l’angolo. Oltre ai regali e ai bagordi a tavola, qualcuno di voi starà pensando anche alla festa e ai botti. A tal proposito, lo sapete che in Svizzera annualmente vengono usate circa 1700 tonnellate di articoli pirotecnici e 3000 tonnellate di esplosivo? A renderlo noto è stata oggi l'Amministrazione federale delle dogane (AFD) che ricorda anche di informarsi bene sul tipo di prodotti che possono essere acquistati o importati nel nostro Paese.
Se in dogana si scoprono fuochi artificiali vietati o sprovvisti della relativa autorizzazione, non solo questi vengono sequestrati, ma le persone interessate vengono anche denunciate per infrazione alla legge federale sugli esplosivi. Siate cauti!
Vi lascio alle altre notizie di oggi.

Il quadro pandemico non migliora in Svizzera ma attenzione ai moralismi verso chi non è vaccinato.
A chiedere di non avere giudizi verso chi sceglie di non sottoporsi al siero è la Società svizzera di etica biomedica (SSEB). Fare distinzioni in questo senso, avvertono gli esperti di etica, non permetterà di fermare la pandemia.
Questo approccio fa infatti pensare che i vaccinati non possano ammalarsi e non possano infettare altri, con conseguente abbassamento della guardia e meno protezione per gli altri, oltre che per sé stessi.
La SSEB ammette che un gran numero di non vaccinati è un problema per le strutture ospedaliere. Propone però il dialogo e l’informazione. “Abbiamo anche tutti l’obbligo morale di limitare i contatti sociali e applicare le misure igieniche appropriate”, si legge nella presa di posizione.
- La notizia completa ripresa da tio.chCollegamento esterno.
- Il bollettino aggiornato dei contagi in Svizzera.
- L’appelloCollegamento esterno (in francese) della Società svizzera di etica biomedica.

I movimenti animalisti vogliono vietare tutti gli esperimenti sugli esseri umani e animali eseguiti in Svizzera. La loro iniziativa popolare sarà sottoposta al voto il 13 febbraio.
La maggioranza del Parlamento federale considera questo testo troppo estremo, perché si teme che ciò possa seriamente compromettere lo sviluppo della ricerca scientifica e medica nella Confederazione.
Non è la prima volta che i rossocrociati sono chiamati ad esprimersi su questo tema, ma si tratta addirittura della quarta: già nel 1985, nel 1992 e nel 1993, iniziative con contenuti simili sono state respinte alle urne.
A titolo di esempio, nel 2020, gli animali passati attraverso i laboratori svizzeri sono stati 550’107, la stragrande maggioranza dei quali erano topi (346’000), uccelli (66’000) e ratti (52’000).
- Un approfondimento della collega Marie Vuilleumier su questo argomento è stato pubblicato oggi su swissifno.ch.
- Il testo dell’iniziativaCollegamento esterno in questione.
- L’attuale legge sulla protezione degli animaliCollegamento esterno.
- Qualche cifra sulla sperimentazioneCollegamento esterno fornita dall’Ufficio federale di statistica.

La riunione annuale del Forum economico mondiale (WEF), rinviata all’inizio dell’estate, si terrà a Davos, nel canton Grigioni, ha assicurato il fondatore del WEF Klaus Schwab.
Nel 2020 il WEF è stato inizialmente posticipato da gennaio all’inizio dell’estate e si sarebbe dovuto tenere a Bürgenstock, sul Lago dei Quattro Cantoni e a Lucerna, per poi essere rimandato ad agosto a Singapore. Anche quest’ultimo appuntamento è infine stato cancellato.
Lunedì, il WEF ha annunciato che l’incontro, previsto il mese prossima a Davos, sarà posticipato all’inizio dell’estate. In merito alla sede, sulla quale sussisteva ancora qualche dubbio, Schwab ha ora confermato che “si svolgerà a Davos”.
Un rinvio ha sempre conseguenze finanziarie negative, afferma il presidente esecutivo del WEF, senza tuttavia avanzare un importo concreto e precisando che ci sono “riserve per questi casi speciali”.
- L’articolo odierno del CdT.chCollegamento esterno.
- La notizia del rinvio data lunedì.
- Un approfondimento sul WEF pubblicato lo scorso anno su swissinfo.ch.

Il Partito socialista (PS) ha elaborato un’ambiziosa tabella di marcia in due fasi che spiega come stabilizzare e sviluppare le relazioni tra la Svizzera e l’Unione europea (UE).
L’obiettivo è di raggiungere un accordo economico e di cooperazione a partire dal 2028. E la prima mossa consisterebbe nella conclusione, al più presto, di un accordo di stabilizzazione, limitato alla fine del 2027, e che regolerebbe aggiornamenti minimi degli accordi di accesso al mercato e delle equivalenze.
Lo scopo è creare una “stabilità e affidabilità in materia di politica interna ed estera”, scrive il partito. Il tutto deve essere accompagnato da un dialogo politico regolare per “valutare” la relazione tra la Svizzera e l’UE e “concordare prossimi passi per lo sviluppo”.
La tabella di marcia è stata approvata lunedì dal comitato direttivo del PS e sarà presto trasmessa al Consiglio federale.
- Maggiori dettagli nella notizia di agenzia.
- Su swissinfo.ch, l’analisi dell’operato di Ignazio Cassis che, oltra ad essere il presidente in carica ricopre anche il ruolo di capo della diplomazia.
- Il documento completoCollegamento esterno (in francese o tedesco) sul sito del Partito socialista.

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