La televisione svizzera per l’Italia
Social media.

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

brutte notizie per gli appassionati di sport, svizzeri e non, di tutto il mondo. Quasi certamente, infatti, il campione di tennis Roger Federer non tornerà ad impugnare una racchetta prima dell’estate del 2022.

“La verità è che sarei decisamente sorpreso di giocare al prossimo Wimbledon”. A dirlo è stato lo stesso tennista basilese che, in un’intervista uscita oggi sui giornali elvetici del gruppo Tamedia, ha parlato delle preoccupazioni legate alle sue condizioni di salute. Augurandogli di tornare in forma, vi lascio alle notizie di oggi.

Buona lettura!

Cartelloni pubblicitari sui temi in voto.
Keystone / Martial Trezzini

Resta stabile il consenso nei confronti della Legge Covid-19. A dirlo il secondo e ultimo sondaggio SRG SSR in vista delle votazioni popolari del 28 novembre.

Il “no” non sembra guadagnare abbastanza terreno per mettere in discussione il futuro del certificato Covid: secondo l’ultimo rilevamento, oggi il 61% dell’elettorato voterebbe “sì”. Sempre meno gli indecisi in merito.

Per quanto riguarda gli altri temi in votazione, l’iniziativa sulla giustizia – che vuole che i giudici federali vengano designati attraverso un sorteggio – sta perdendo terreno con il 41% di favorevoli, il 50% dei contrari e il 9% di indecisi.

Continua invece a prospettarsi una netta approvazione dell’iniziativa sulle cure infermieristiche. Benché i contrari abbiano guadagnato qualche posizione, ad oggi ancora il 67% delle persone interpellate – dunque due terzi – accetterebbe il testo.

Social media.
Keystone / A3817/_tobias Hase

In Svizzera è necessario un maggior controllo su internet e in particolare sui discorsi d’odio e la dilagante disinformazione che circola in rete.

È quanto sostiene il Consiglio federale, che sta valutando l’idea di regolamentare in futuro le piattaforme come Facebook e YouTube. L’obiettivo è anche quello di rafforzare i diritti degli utenti e affrontare le pratiche commerciali non trasparenti.

“Stando ai sondaggi, la popolazione svizzera teme di essere confrontata con un numero crescente di notizie false – le cosiddette fake news – sui social network e sui portali video”, spiega il Governo.

A tal proposito, Berna ha incaricato il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) di valutare entro la fine del 2022 l’opportunità di presentare un documento che regolamenti queste piattaforme di comunicazione e sulle eventuali modalità.

Una coppia di spose.
Copyright 2021 Keystone-sda. All Rights Reserved

Dal prossimo 1. luglio, in Svizzera le coppie dello stesso sesso potranno sposarsi o convertire la loro unione domestica registrata in matrimonio.

L’entrata in vigore della modifica del Codice civile, contro la quale era stato lanciato il referendum, è stata approvata oggi dal Consiglio federale dopo il risultato – favorevole – della votazione popolare sul tema tenutasi lo scorso 26 settembre.

Già dall’inizio del mese di gennaio entrerà in vigore una disposizione sulla separazione dei beni che riguarda il patrimonio delle persone dello stesso sesso unite in matrimonio all’estero. Mentre il progetto vero e proprio entrerà in vigore sei mesi più tardi. Decadrà così la possibilità di contrarre un’unione domestica registrata.

Insieme alla modifica del Codice civile, le elettrici e gli elettori hanno anche approvato la donazione di sperma per le coppie lesbiche, pratica attualmente riservata unicamente alle coppie eterosessuali sterili.

Un iPhone X.
Copyright 2017 The Associated Press. All Rights Reserved.

Uno studente di robotica al Politecnico di Losanna (EPFL), Ken Pillonel, ha modificato un iPhone X mettendolo poi in vendita all’asta su eBay. Un’asta che è partita da un dollaro e che ha superato gli 86’000 dollari, ossia 79’000 franchi.

L’idea che ha avuto Pillonel è stata quella di dotare il dispositivo di un’entrata USB-c sostituendo così quella originale Lightning, tipica degli iPhone. Due anni di lavoro che il giovane ingegnere ha raccontato in un video pubblicato su YouTube.

“Volevo mettere quanto ho ottenuto a disposizione di tutti coloro che come me sono inclini alla tecnologia, in modo che possano farlo da soli”, spiega Ken Pillonel. 

Apple, per ora, non ha reagito. Ma la Commissione europea, dal canto suo, sta andando nella stessa direzione considerando di imporre un caricabatterie universale per cellulari e altri dispositivi, nel nome dell’interesse dei consumatori e dell’ambiente.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR