La televisione svizzera per l’Italia
scultura

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori, 

in queste ultime ore è arrivata la prima neve in Svizzera. In alcune regioni i fiocchi sono caduti sopra i 1'000 metri di quota. Nei Grigioni, sono stati segnalati alcuni disagi alla circolazione stradale, con diversi incidenti, che spesso hanno coinvolto veicoli equipaggiati ancora con pneumatici estivi. Contrariamente all'Italia, dove dal 15 novembre al 15 aprile vige l'obbligo di gomme invernali, nella Confederazione non esiste nessuna norma in tal senso. Tuttavia, il conducente si assume le sue responsabilità e in caso di perdita di controllo del veicolo può essere passibile di multa.

L'arrivo della neve proprio in questi giorni sembra comunque essere di buon auspicio. Un detto francese recita infatti: "La neige le jour des trépassés, annonce un printemps ensoleillé". La neve il giorno dei morti, annuncia una primavera soleggiata. Speriamo. Intanto vi lasciamo alla lettura del nostro bollettino quotidiano.

platini e blatter
Keystone / Alessandro Della Valle

L’ex presidente della FIFA Joseph Blatter e quello dell’UEFA Michel Platini dovranno rispondere dell’accusa di truffa ed eventualmente di appropriazione indebita davanti al Tribunale penale federale.

La vicenda riguarda il versamento nel 2011 di due milioni di franchi a Michel Platini per una sua attività di consulenza per la FIFA tra il 1998 e il 2002. Nel suo comunicato, il Ministero pubblico della Confederazione, che ha promosso l’atto di accusa, scrive che “le prove raccolte hanno rafforzato il sospetto che il versamento sia stato effettuato senza base legale”.

Le accuse mosse a Joseph Blatter sono di truffa, eventualmente di appropriazione indebita e subordinatamente di amministrazione infedele a falsità in documenti. Michel Platini è pure accusato di truffa, eventualmente di concorso in appropriazione indebita e subordinatamente di concorso in amministrazione infedele.

I due ex ‘padroni’ del calcio mondiale hanno sempre sostenuto da parte loro che il pagamento si basava su un contratto orale. La FIFA non era inizialmente in grado di pagare l’intero importo, motivo per cui il pagamento sarebbe stato ritardato.

sigarette
Keystone / Stefan Meyer

La Svizzera è una piccola oasi tranquilla per le multinazionali del tabacco. È quanto emerge da un indice internazionale che misura l’impatto del lobbismo esercitato da questa industria nella politica di diversi Paesi.

Sugli 80 Stati presi in considerazione dal Global Industry Interference Index, la Svizzera occupa una ben poco lusinghiera 79esima posizione, dietro solo alla Repubblica Dominicana. In altre parole, la Confederazione, che non ha mai ratificato la Convenzione quadro dell’OMS per la lotta contro il tabacco, è lo Stato europeo (e praticamente mondiale) in cui questa industria esercita l’influenza più forte.

Uno degli esempi più recenti – sottolinea l’Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo – è la legge federale sui prodotti del tabacco, adottata dal Parlamento il primo ottobre scorso, “che si rivela una delle regolamentazioni più deboli d’Europa per quanto concerne la pubblicità in questo settore”.

In Svizzera hanno la loro sede europea ben tre delle più grandi multinazionali del tabacco: Philip Morris International, British Tobacco e Japan Tobacco International. Assieme queste tre aziende hanno un fatturato netto di circa 80 miliardi di dollari all’anno.

schermo di un computer
Keystone / Martial Trezzini

Nei primi sei mesi del 2021 il Centro nazionale per la cibersicurezza svizzero (NCSC) ha ricevuto quasi il doppio di segnalazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Complessivamente le notifiche sono state 10’234. Questa crescita esponenziale è dovuta da un lato all’introduzione di un nuovo modulo di segnalazione, dall’altro alle numerose ondate di estorsioni sessuali e di “phishing”.

Nel primo caso, i ricattatori spediscono alle vittime delle e-mail in cui minacciano, in caso di mancato pagamento di un riscatto, di pubblicare foto compromettenti a sfondo sessuale. Il “phishing”, i cui casi sono quintuplicati, passando da 497 a 2’439, è invece l‘acquisizione illegale di dati personali attraverso falsi siti web, e-mail o messaggini.

“Colpisce anche l’elevato numero di casi di trojan di crittografia, i cosiddetti «ransomware» – scrive l’NCSC. Il loro numero è infatti triplicato, passando dai 32 casi segnalati nel primo semestre del 2020 ai 94 del periodo in esame”.

persone
Succession Alberto Giacometti (Fondation Giacometti Paris+ ADAGP, Paris) 2021 / Photo: Alexander Liberman 

L’estate e l’autunno 2021 sono state all’insegna di Alberto Giacometti. Il celebre scultore grigionese è stato o è tuttora sotto la luce dei riflettori di molti musei in Francia e altrove.

Attualmente al Musée de la Libération di Parigi sono esposti i ritratti dell’artista svizzero di un eroe della resistenza comunista. Dopo la Seconda Guerra mondiale, di ritorno nella sua Parigi, Giacometti scolpisce il profilo del colonnello Rol, a capo delle forze dell’interno francesi durante la liberazione della capitale.

Quella parigina non è stata l’unica mostra dedicata allo scultore e pittore di Stampa. L’autore del celeberrimo “Uomo che cammina” è stato agli onori anche al Grimaldi Forum a Monaco, che gli ha dedicato una retrospettiva, o alla Fondazione Maeght a Saint-Paul-de-Vence.

Per il giornale Le Monde è un “ritorno in stato di grazia” dell’artista. Ma perché questa rinnovata passione? “Giacometti è molto amato dal grande pubblico, forse perché non ha cercato onori, lusso o viaggi, ma ha mostrato invece una grande semplicità”, analizza Catherine Grenier, direttrice della Fondazione Giacometti di Parigi e biografa dell’artista.

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