La televisione svizzera per l’Italia
spettatori assistono a una proiezione cinematografica in piazza

Oggi in Svizzera

Care lettrici e lettori,

Dopo un bel po' di mesi, un paio di giorni fa sono ritornato per la prima volta in un cinema. Mi ero un po' scordato quanta magia sprigionasse il grande schermo. Ritrovarsi per un paio d'ore completamente immerso in una storia, senza interferenze esterne e senza avere a disposizione il maledetto telecomando.

Una sensazione che da domani si potrà di nuovo vivere anche a Locarno. Mercoledì prende il via il Festival del film. Dopo un'edizione 2020 ibrida in streaming e in sala, la manifestazione locarnese ritrova la sua vetrina: quella Piazza Grande in cui la magia della Settima arte è sublimata.

Ed è proprio da Locarno che oggi iniziamo il nostro bollettino. Buona lettura!

spettatori assistono a una proiezione cinematografica in piazza
© Keystone / Alexandra Wey

Mercoledì 4 agosto prende il via la 74esima edizione del Locarno Film Festival. Gli spettatori potranno scegliere tra 209 film.

Su il sipario! Per dieci giorni Locarno torna ad essere la capitale del cinema. Un’edizione, quella di quest’anno, contraddistinta da diverse restrizioni sanitarie. Ovunque vige l’obbligo di prenotazione e per accedere alle proiezioni in Piazza Grande e al Palazzetto Fevi sarà inoltre necessario presentare il certificato Covid. Per chi non ne è in possesso, è possibile effettuare un test rapido.

Ad ‘aprire le danze’ in Piazza Grande sarà il thriller d’azione Beckett, del regista italiano Ferdinando Cito Filomarino.

Tra gli ospiti annunciati: il regista John Landis, che riceverà il Pardo d’onore, l’attrice Laetitia Casta, Rupert Everett o ancora il cineasta Abel Ferrara.


personale in ospedale
Keystone / Alessandro Della Valle

Durante la terza ondata di coronavirus, in primavera, i pazienti erano più giovani. È uno dei risultati emersi da una ricerca condotta dall’Ospedale universitario di Zurigo.

Pazienti meno anziani, con un indice di massa corporea più elevato e spesso con patologie preesistenti. È questa la tipologia delle persone ricoverate in cure intense a causa del coronavirus durante la terza ondata della scorsa primavera.

Per realizzare lo studio, i ricercatori hanno analizzato i dati di tutti i 1’829 pazienti che si sono trovati in terapia intensiva in un ospedale svizzero nel corso delle tre ondate della pandemia.

Le differenze – spiega l’autore principale dello studio, Matthias Hilty, citato in una nota – sono dovute in gran parte alla campagna di vaccinazione. Tuttavia, non è l’unico fattore. I ricercatori suppongono anche che le caratteristiche virali siano cambiate.

pescatori in riva a un laghetto
Keystone / Urs Flueeler

Negli ultimi mesi in Svizzera si è assistito a un vero e proprio boom di pescatori. Una crescita che si spiega in gran parte con la pandemia.

Da attività in perdita di velocità a un ritorno in gran stile: la pesca è tornata di moda, con una crescita esponenziale in particolare per quanto concerne il numero di patenti turistiche di un paio di giorni o una settimana.

L’aumento più significativo si è registrato nei cantoni di Friburgo, Grigioni, Berna, Obvaldo e Nidvaldo, ha indicato il presidente della Federazione svizzera di pesca Philipp Sicher.

Malgrado questa crescita, c’è ancora posto per tutti, spiega dal canto suo Urs Lüchinger, presidente della federazione ticinese: “Oggi siamo circa 4’000 pescatori, solo una ventina di anni fa ce n’erano 11’000, quindi non ci sono problemi”.

  • Il servizioCollegamento esterno di RSI News.
  • In questo video d’archivio potete invece scoprire le peschiere sul fiume Tresa, al confine tra Italia e Svizzera, utilizzate per secoli per catturare le anguille.
  • In questo reportage pubblicato su swissinfo.ch vengono esposte le difficoltà con cui sono confrontati i pescatori professionisti in Svizzera.


automobili
Keystone / Walter Bieri

La carenza di semiconduttori ha un impatto importante sul mercato dell’auto: da oltre vent’anni mai in un mese di luglio ne erano state vendute così poche in Svizzera.


Lo scorso mese sono state immatricolate nella Confederazione 19’422 automobili nuove, oltre 3’000 in meno rispetto a luglio 2020 e più di 6’000 in meno rispetto a due anni fa.

Ad incidere sul mercato non è tanto la domanda dei consumatori quanto soprattutto la crisi in cui si trova il settore della fabbricazione dei semiconduttori, confrontato con una carenza di produzione e una crescita esponenziale della domanda.

“Attualmente stiamo vivendo il punto più profondo della crisi dei semiconduttori, che ci sta colpendo più duramente del previsto”, afferma il direttore dell’associazione degli importatori Auto-Svizzera Andreas Burgener. “La carenza di componenti elettronici e di chip presso i produttori e i fornitori ha assunto proporzioni enormi. Tuttavia vediamo la luce alla fine del tunnel e speriamo che la situazione si normalizzi nel quarto trimestre”.

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