
Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
vi spero bene! Nella Svizzera italiana corrono buone notizie per Pasqua: gli alberghi sfiorano il tutto esaurito. All'euforia è subito seguita la prudenza del comune di Ascona che, sull'esempio di quanto fatto da altre località a vocazione turistica nel resto del Paese, ha introdotto l'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto. Le autorità di altri comuni stanno seguendo a ruota con questa e altre misure di protezione, così da non dover cadere nel paradosso dello scorso anno, quando i turisti furono invitati a non venire in Ticino per settimane.
Ora però l'attualità nazionale.
Buona lettura e a presto,

Il Consiglio federale ha nominato un gruppo di nove esperti per gettare le basi del dibattito politico sulla riorganizzazione della Posta.
Il futuro del gigante giallo, che nelle intenzioni del governo include la privatizzazione di PostFinance, pone la questione del finanziamento del servizio universale e si prospetta un tema bollente. La commissione indipendente dovrà consegnare un rapporto entro fine anno e formulare proposte concrete.
Da quando nel 2010 la legislazione postale è stata sottoposta a revisione, osserva in una nota il Dipartimento federale delle comunicazioni, la crescente digitalizzazione ha modificato i bisogni della clientela: più pacchetti inviati grazie al commercio online, ma meno lettere spedite e meno pagamenti allo sportello. È dunque a rischio l’autofinanziamento.
Al contempo, l’ingresso di PostFinance nel mercato creditizio e ipotecario pare implicare la cessione della partecipazione maggioritaria della Confederazione e quindi lo scorporo dal gruppo Posta.
- Da chi sarà guidata la commissione e cosa dovrà contenere il rapporto nel dettaglio: il comunicatoCollegamento esterno del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC)
- Un 2020 difficile per la Posta (nonostante il boom dei pacchi): la notizia sui bilanci dell’ex regia federale da tvsvizzera.it
- L’impatto che la privatizzazione di PostFinance avrebbe sulla rete di uffici postali: le dichiarazioni del direttore generale Roberto Cirillo alla NZZ riportateCollegamento esterno da La Regione

La Svizzera rischia l’esclusione dal programma Horizon Europe dell’UE per i progetti di ricerca spaziali e quantistici.
Finora, anche Paesi terzi associati al programma potevano partecipare alle ricerche, ma stando a un documento di lavoro della Commissione europea pubblicato di recente da sciencebusiness.net, Bruxelles vuole diventare più indipendente in ambito tecnologico e sviluppare il settore da sé.
Per la ricerca svizzera, il cambio di strategia comporterebbe la perdita della seconda più importante fonte di finanziamento pubblico. Per l’Unione Europea, la rinuncia a un “partner affidabile e di eccellenza”, commenta da Berna la Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI).
Il cambiamento -che dovrebbe essere discusso dagli Stati UE domani- toccherebbe anche Regno Unito e Israele, e in parte i Paesi non-UE che aderiscono allo Spazio economico SEE (Norvegia, Islanda e Liechtenstein).
- La misura del coinvolgimento dei ricercatori svizzeri nel programma Horizon, e dei finanziamenti ricevuti, nella notiziaCollegamento esterno riportata da Keystone-ATS/Corriere del Ticino
- La posta in gioco: intervista d’archivio all’ex capo della SEFRI Mauro Dell’Ambrogio, realizzata da SWI swissinfo.ch in occasione della mancata firma dell’Accordo quadro

La popolazione della Svizzera è un po’ meno demoralizzata, ma di certo non ancora ottimista.
È quanto emerge dal settimo sondaggio sulla pandemia, condotto da Sotomo per conto della SSR tra il 9 e il 15 marzo su poco meno di 50’000 persone in tutte le regioni linguistiche.
A un anno dall’irruzione del coronavirus nel nostro quotidiano, si notano due picchi nell’andamento del morale riguardo la situazione sanitaria: uno positivo nel giugno 2020, quando si pensava che il peggio fosse passato, e uno di scoraggiamento a gennaio 2021.
Benché durante la seconda ondata il tasso di infezioni fosse piuttosto alto, la fiducia sta tornando. Il 40% degli intervistati ritiene che la Svizzera stia gestendo la situazione meglio di altri Paesi europei e il governo riacquista consensi per la prima volta da giugno. Nondimeno, il 67% teme che dovremo convivere con il virus ancora a lungo e restano molte paure.
- Leggi quali, nel resoconto del mio collega Olivier Pauchard
- La situazione in Svizzera: gli ultimi aggiornamenti su coronavirus e varianti da SWI swissinfo.ch
- Accordo sulla revisione della Legge Covid-19 alle Camere, estesi gli aiuti a fondo perso – la notizia di tvsvizzera.it

L’uso di pesticidi in Svizzera sarà soggetto a norme più severe. Approvato un controprogetto “molto indiretto” a due iniziative su cui voteremo a giugno.
Giovedì, il Parlamento ha dato gli ultimi ritocchi a un progetto di legge nato da un’iniziativa della commissione dell’economia, che mira a ridurre i rischi dell’uso di prodotti fitosanitari per l’essere umano, gli animali e l’ambiente, nonché a proteggere meglio le acque di superficie, quelle sotterranee usate come acqua potabile
Le due Camere hanno appianato l’ultima divergenza -approvando la proposta della Conferenza di conciliazione- con l’obiettivo di ridurre i rischi del 50% entro il 2027. Un “controprogetto molto indiretto” alle due iniziative contro i pesticidi, lo ha definito il Consigliere agli Stati Christian Levrat (PS/FR) a nome della commissione.
La legge obbligherà i Cantoni a delimitare zone di estrazione delle acque di interesse generale, ma dacché le conseguenze di questo vincolo sono estese e non riguardano solo l’agricoltura, la misura sarà soggetta a consultazione.
- I testi delle iniziative sui pesticidi in votazione il 13 giugno [1Collegamento esterno, 2Collegamento esterno] dal sito della Cancelleria federale CaF admin.ch
- Biodiversità, un patrimonio faticosamente preservato, nel focus di SWI swissinfo.ch
- Il futuro dell’agricoltura (ecosostenibile) passa anche dalle serre idroponiche: un curioso articoloCollegamento esterno uscito di recente su Azione
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