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Non rispetto norme Covid: arrestati tre esercenti a Zermatt

blocchi di cemento davanti a un ristorante
Dei blocchi di cemento sono stati posti davanti all'entrata del ristorante. Keystone / Laurent Gillieron

La polizia vallesana ha arrestato domenica i gerenti di un ristorante della rinomata stazione ai piedi del Cervino, rei di non aver rispettato le misure anti-Covid.

Il provvedimento è stato preso dopo che gli esercenti hanno ignorato la disposizione del Governo cantonale vallesano, che venerdì aveva notificato loro la decisione di chiudere il ristorante.

Da metà settembre, i ristoranti in Svizzera sono obbligati a chiedere ai loro clienti il certificato Covid. Dall’entrata in vigore di questa misura, la polizia cantonale vallesana, in collaborazione con quella comunale di Zermatt, ha ispezionato più volte il ristorante, si legge in un comunicato Collegamento esternodelle forze dell’ordine del Cantone. Dato che i tre gerenti continuavano ad infrangere le norme anti-Covid, sono stati denunciati al Ministero pubblico.

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Due giorni fa, la polizia cantonale ha notificato ai ristoratori la decisione del Consiglio di Stato relativa alla chiusura dell’esercizio. Le autorità hanno poi provveduto a porre i sigilli e delle barriere in cemento all’ingresso del ristorante, nonché ad affiggere all’esterno i cartelli che comunicavano tale misura. 

Nel corso del fine settimana, gli agenti hanno effettuato ripetuti sopralluoghi per monitorare la situazione. Dai controlli è emerso che i gestori del ristorante, “nonostante la sensibilizzazione e i molteplici dialoghi con le forze dell’ordine”, hanno continuato a servire i clienti, improvvisando un bar sui blocchi in cemento, come si può vedere anche da numerose foto apparse sui media e sui social.

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Domenica mattina, il ristorante era nuovamente aperto, con due avventori che si trovavano sulla terrazza. La polizia ha allora proceduto all’arresto dei tre esercenti. La procura ha dal canto suo aperto un’inchiesta penale sulla vicenda.

In un comunicato diffuso tra domenica e lunedì, la sezione giovanile dell’Unione democratica di centro (destra sovranista) ha denunciato la brutalità eccessiva da parte della polizia durante l’arresto e ha condannato le misure disproporzionate prese dalle forze dell’ordine nei confronti delle persone che si oppongono alle misure sanitarie.

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