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Svizzera, frontalieri in aumento del 4,8% nel 2019

Frotnalieri in fila
Il 64,5% dei frontalieri che lavorano in Ticino è impiegato nel settore terziario. Keystone / Karl Mathis

Alla fine del 2019 erano 328'850 le persone che venivano a lavorare in Svizzera partendo da un paese vicino, il 4,8% rispetto allo stesso periodo nel 2018. In Ticino la progressione è addirittura del 9,7%. Questa percentuale registrata nel cantone italofono non rispecchia però l'evoluzione reale.

La progressione del numero di frontalieri in Ticino è molto superiore a quelle registrate nelle altre Grandi Regioni della Svizzera ma, indica l’Ufficio federale di statistica (UST)Collegamento esterno, il calcolo è stato “influenzato dal trattamento dei dati in sospeso nel sistema di informazione sulla migrazione del canton Ticino. La progressione attualmente indicata dalla statistica è dunque superiore all’evoluzione reale”. 

A non essere comunicato correttamente, indicano le autorità ticinesi, è stato il numero di frontalieri stimato nel 2018. Molte richieste di permessi G erano infatti ancora in sospeso e la cifra non corrispondeva alla realtà dei fatti. 

Corretto, in ogni caso, è il numero di frontalieri comunicato dall’UST per il Ticino alla fine del 2019: 67’878 persone. 

Dalla statistica emerge che nel settore terziario i frontalieri a Sud delle Alpi sono 43’795, in crescita del 12,4%.

In totale, il 64,5% dei frontalieri che lavorano in Ticino è nel settore terziario. Da Airolo a Chiasso, i lavoratori stranieri con permesso G nel settore secondario si attestano a 23’535 (+5,0% rispetto all’anno precedente) e nel terziario attorno ai 550 (+13,3%).

Gli uomini che ogni giorno varcano il confine per lavorare in Ticino sono in totale 41’720, mentre le donne sono 26’158.

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In tutta la Confederazione i frontalieri sono 328’850 (+4,8%), di cui 220’266 (+5,5%) nel terziario, 106’510 (+3,5%) nel secondario e gli oltre 2’000 rimanenti (+5,8%) operano nel settore primario.

I Paesi di provenienza sono principalmente Francia (180’311 frontalieri), Italia (76’827), Germania (60’642) e Austria (8’242), rileva l’UST. A livello nazionale fra i frontalieri ci sono più uomini (211’711 unità) che donne (117’139).

La Regione del Lemano registra il più alto numero di frontalieri – 122’608, in crescita del 4,8% da dicembre 2018 – seguita dalla Svizzera nordoccidentale con 70’166 unità. Al terzo posto il Ticino con i suoi 67’878, seguito poi a debita distanza dai 28’279 dell’Espace Mittelland (+4,7%), della Svizzera orientale (27’278 unità; +3,3%) e Zurigo (10’405; +2,0%).

Ginevra è il cantone che impiega più frontalieri (87’104 unità), davanti a Ticino (67’878), Basilea Città (33’932) e Vaud (32’425).

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