Mancano concimi, liberate le scorte della Confederazione

Alla luce di difficoltà nella produzione di concimi e di problemi logistici, per far fronte a un'eventuale penuria il Dipartimento dell'economia ha liberato una parte delle scorte obbligatorie, mediante ordinanza che entrerà in vigore il 15 di gennaio.
Attualmente, stando a una nota dell’Ufficio federale per l’approvvigionamento economico del Paese (UFAE), il concime azotato è scarsamente disponibile, e ciò a poche settimane dalle prime concimazioni in vista dell’inizio della stagione vegetativa. La Svizzera dipende completamente dalle importazioni di concime azotato.
Le cause di questa strozzatura? La diminuzione a livello mondiale della produzione di ammoniaca, un componente principale del concime azotato, a causa dei prezzi elevati del gas; restrizioni all’export da parte di importanti Paesi produttori; problemi logistici e il maltempo con conseguenze negative sulle capacità produttive; il basso livello del Reno e la domanda elevata di navi da carico per ulteriori trasporti di carbone in Germania, fattori quest’ultimi che hanno ostacolato ancor di più l’importazione di concime nei mesi di novembre/dicembre.
Nonostante le iniziative del settore, indica l’UFAE, con molta probabilità non si potrà garantire l’approvvigionamento di concime in Svizzera senza ricorrere alle scorte obbligatorie. Già all’inizio di dicembre l’UFAE ha infatti deciso che i proprietari di scorte obbligatorie, se necessario, possono attingere al 20% del quantitativo totale. Alla luce dell’attuale situazione non si può escludere che serviranno scorte obbligatorie di concime in misura superiore al 20%. Per questo il Dipartimento di Guy Parmelin ha approvato la liberazione delle scorte obbligatorie.
L’Approvvigionamento economico del Paese definirà i limiti quantitativi e temporali entro i quali utilizzare le scorte obbligatorie. La Svizzera detiene scorte obbligatorie di azoto puro per complessive 17 mila tonnellate, pari a un terzo di una stagione vegetativa.

In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.