La televisione svizzera per l’Italia

È morta Carla Fracci, una delle più grandi ballerine del ‘900

Serie di sculture di cartapesta su piazza di città romana; si riconosce, in primo piano, Carla Fracci
Carla Fracci in una speciale scultura esposta a Roma nel 2010. Keystone / Massimo Percossi

È morta giovedì a Milano la danzatrice italiana Carla Fracci, internazionalmente riconosciuta come una delle più grandi ballerine del Novecento. Nata nel capoluogo lombardo nel 1936 -avrebbe compiuto 85 anni il prossimo 20 agosto- è scomparsa a causa di un tumore. Dagli Archivi della Radiotelevisione svizzera RSI, vi proponiamo l'ultima intervista-ritratto.

Carla Fracci era figlia di un tramviere e aveva iniziato a danzare all’età di 10 anni alla scuola della Scala, dove si era diplomata nel 1954 ed era diventata -tre anni dopo, seguiti alcuni stage internazionali- prima ballerina. Un inizio “per caso”, su suggerimento di amici di famiglia che avevano un parente orchestrale proprio alla Scala. “All’inizio”, raccontava Fracci in occasione del suo ottantesimo compleanno, “non capivo il senso degli esercizi ripetuti, del sacrificio, dell’impegno totale mentale e fisico”.

Diva assoluta di una disciplina che richiede soprattutto sacrificio, Carla Fracci ha goduto di una popolarità sempre vita e di un’identificazione totale con la sua arte. È a lei che Eugenio Montale dedicò la poesia ‘La danzatrice stanca’.

La sua notorietà artistica è legata principalmente alle interpretazioni di ruoli romantici come Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini e Giselle, cui ha dato una moderna impronta personale -con i capelli sciolti e un leggerissimo tutù- danzandola con compagni di gran fama. Di queste interpretazioni, a essere rimasta indimenticabile è quella con Erik Bruhn, dalla quale nel 1969 fu realizzato un film. Altri partner al suo fianco sono stati Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, Mikhail Baryshnikov, Amedeo Amodio, Paolo Bortoluzzi.


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Dalle Teche RSI, una puntata speciale del ‘Gioco del mondo’, registrata nella primavera del 2015 a casa dell’artista.

Dagli anni ’80, dopo aver danzato con varie compagnie non italiane, aveva diretto il corpo di ballo del San Carlo, poi dell’Arena di Verona, e infine dell’opera di Roma, dove è rimasta fino al 2010, fedele all’attività didattica. Da sempre legata alla Scala, a fine gennaio aveva tenuto una masterclass con i protagonisti del balletto Giselle andata in streaming sui profili del Teatro.

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La notizia riportata dal Telegiornale RSI.

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tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 27.05.2021)

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