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Lugaggia premiata per il suo progetto innovativo in campo energetico

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L'Ufficio federale dell'energia ha premiato con il "Watt d'or" il progetto di messa in rete dell'energia fotovoltaica sviluppato per la comunità di Lugaggia, frazione di Capriasca confinante con Lugano, dall'Azienda elettrica di Massagno, dalla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana  e da tre aziende private.

Questo contenuto è stato pubblicato il 12 gennaio 2023
tvsvizzera.it/fra

L'Ufficio federale dell'energia (UFE) ha istituito nel 2006 il riconoscimento 'Watt d'Or'Link esterno. Il premio viene attribuito a persone, imprese e organizzazioni che sviluppano tecnologie energetiche pionieristiche, lanciano sul mercato prodotti innovativi e stabiliscono nuovi standard per soluzioni pratiche che tengono conto delle nostre elevate esigenze in termini di comfort, estetica e reddittività. 

La comunità "fotovoltaica" e smart, messa in rete nell’estate 2022 nella frazione di Capriasca, ha convinto infatti l’Ufficio federale dell’energia ad assegnare il riconoscimento, per la categoria "Tecnologie energetiche", a chi ha permesso lo sviluppo della "Lugaggia Innovation Community"Link esterno: il gestore della rete di distribuzione regionale, ossia l’Azienda elettrica di Massagno, la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, le imprese Hive Power SA di Manno, Optimatik AG di Teufeun e Landis & Gyr di Cham.

Una rete innovativa

Questa cordata di competenze tecnologiche è riuscita a mettere in rete l'asilo di Lugaggia, 18 edifici residenziali, 10 pompe di calore, 6 boiler elettrici, una batteria di quartiere da 60 kWh e sei impianti fotovoltaici con una potenza totale di circa 70 kW.

Il progetto pilota pionieristico, sviluppato nel corso di tre anni, ha dimostrato, secondo l’Ufficio federale dell'energia, che "un raggruppamento di consumatori di elettricità e di produttori di energia fotovoltaica messo in rete e controllato in modo intelligente può aumentare in modo significativo il grado di autosufficienza energetica". 

Ciò ha permesso di consumare all'interno della comunità il 94% dell'energia fotovoltaica prodotta e non utilizzata direttamente. Ciò non accade negli impianti fotovoltaici 'normali', poiché se non utilizzata direttamente l'energia è immessa in rete.

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