Navigation

Licenziati perché no vax, nessuna violazione secondo il Tribunale federale

Per il TF il rifiuto dei soldati costituiva un intralcio al loro operato. © Keystone / Christian Beutler

I contratti di lavoro di quattro soldati delle forze speciali elvetiche sono stati sospesi nel 2021 perché questi si rifiutavano di farsi vaccinare e ora i giudici federali hanno deciso che si è trattato di un licenziamento giustificato.

Questo contenuto è stato pubblicato il 23 marzo 2023
tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS

Il licenziamento di quattro soldati delle forze speciali che si erano rifiutati di farsi vaccinare contro il Covid-19 è giustificato: lo ha deciso il Tribunale federale (TF), secondo il quale, l'inoculazione era una misura preventiva per preservare la disponibilità di questi militari.

Il TF ha stabilito che, anche se l'obbligo di vaccinarsi sotto minaccia di licenziamento costituisce una violazione della libertà personale, nel caso dei quattro militi no vax si giustifica.

Per i soldati di professione di un'unità speciale, tale ingerenza è da considerarsi leggera, hanno deciso i giudici. Chi riveste questo ruolo ha infatti un rapporto giuridico speciale con lo Stato e servire nelle forze armate comporta anche un dovere di obbedienza.

Stando alla quarta Corte di diritto pubblico, con sede a Lucerna, l'ordinanza sul personale per gli impieghi di truppe destinate a proteggere persone e oggetti all'estero costituisce una base legale sufficiente. Anche se la vaccinazione non viene menzionata esplicitamente, il testo contempla un obbligo di prevenzione e trattamento.

Per il TF, una misura meno invasiva, come per esempio i tamponi effettuati regolarmente, non avrebbe offerto una garanzia sufficiente di disponibilità operativa immediata, a causa dei requisiti d'ingresso più severi di certi Paesi. Per questo motivo, quindi, l'obbligo di vaccinazione è proporzionato.

I quattro militari, malgrado gli ammonimenti, non hanno cambiato idea, continuando a respingere il vaccino contro il Covid-19 e per questo motivo il loro contratto è stato sciolto nell'autunno 2021. I loro ricorsi sono già stati respinti in prima battuta anche dal Tribunale amministrativo federale (TAF).

Partecipa alla discussione!

Cambia la tua password

Desideri veramente cancellare il tuo profilo?

   Notiziario
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.

Scoprite ogni settimana i nostri servizi più interessanti.

Iscrivitevi ora per ricevere gratuitamente i nostri migliori articoli nella vostra casella di posta elettronica.

La dichiarazione della SRG sulla protezione dei dati fornisce ulteriori informazioni sul trattamento dei dati.