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Infermieri, il tempo per cambiarsi non va pagato

Dipendenti di un ospedale elvetico durante una pausa di lavoro
Dipendenti di un ospedale elvetico durante una pausa di lavoro Keystone / Gaetan Bally

Il tempo impiegato per cambiarsi prima dell'inizio del turno non fa parte dell'orario di lavoro retribuito del personale sanitario.

Lo ha stabilito una sentenza del Tribunale amministrativo di Zurigo che ha rigettato una pratica che si stava affermando nel cantone germanofono. Sulla questione dovrà però pronunciarsi ora il Tribunale federale.

I responsabili sanitari di molti cantoni si sono finora rifiutati di remunerare il tempo impiegato da infermiere e infermieri per vestirsi poiché, a loro dire, questo provoca costi dell’ordine di svariati milioni.

Ma il governo zurighese, analogamente a quanto deciso a Berna e San Gallo, ha stabilito l’anno scorso che il tempo per cambiarsi prescritto dal datore di lavoro sia da considerarsi in linea di principio parte integrante dell’orario lavorativo.

Un orientamento condiviso dalle organizzazioni del personale e dalle strutture sanitarie zurighesi, ad eccezione dell’ospedale Limmattal che ha interposto ricorso al Tribunale cantonale che lo ha appena accolto. Per i giudici amministrativi la legge non prescrive il pagamento del tempo necessario per cambiarsi.

Ma la vicenda è destinata ad avere ulteriori sviluppi dal momento che sarà esaminata a Losanna dalla più alta istanza giudiziaria elvetica.

tvsvizzera/ats/spal

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