Jositsch il predestinato che i socialisti non vogliono in Governo
C'è un grande escluso dal ticket del Partito socialista svizzero per la successione di Alain Berset in Consiglio federale.
Si tratta del senatore zurighese Daniel Jositsch, che nel suo cantone è una macchina da voti e che a Berna piace anche alla destra. Tuttavia sabato il gruppo socialista gli ha preferito il grigionese Jon Pult e il basilese Beat Jans.
Il consigliere degli stati zurighese paga soprattutto il comportamento di un anno fa, quando – in occasione dell’elezione di Elisabeth Baume Schneider – non si è attenuto alla linea del partito, che voleva una donna in consiglio federale, e si è comunque candidato.
Elezione complicata
Sabato il gruppo socialista alle Camere federali ha proceduto a complessivi 18 turni di elezione per designare i due candidati ufficiali all’elezione del successore di Alain Berset in Consiglio federale.
Il presidente del governo cantonale di Basilea Città Jans e il consigliere nazionale grigionese Pult negli ultimi scrutini hanno estromesso rispettivamente la consigliera di Stato bernese Evi Allemann e il consigliere nazionale vodese Roger Nordmann.
È quanto risulta dal verbale elettorale del gruppo PS. Secondo il documento, Jans al decimo turno ha ottenuto 29 suffragi, Allemann 20. Il consigliere agli Stati zurighese Daniel Jositsch è stato eliminato per primo al terzo scrutinio, il consigliere nazionale bernese Matthias Aebischer al settimo, Pult all’ottavo e Nordmann al nono.
Nell’elezione per il secondo posto, Jositsch è stato di nuovo il primo a essere eliminato al quinto turno, seguito da Aebischer al sesto e da Allemann al settimo. Alla fine, Pult si è imposto con 27 voti contro Nordmann, che ne ottenuti 22.
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