Orrori in diretta web, le responsabilità dei social media
Su Facebook sono circolate scene orribili, prima che la polizia arrivasse ad arrestare i responsabili. Quattro persone infatti sono finite in manette a Chicago dopo aver diffuso un filmato in cui in branco picchiavano e torturavano un 18enne con disabilità mentale. Un atto criminale che riaccende la discussione sulle responsabilità dei social media.
Questo contenuto è stato pubblicato il 08 gennaio 2017 - 18:45
Un tasto per condividere in diretta quello che ci sta di fronte, senza filtri. È il nuovo pulsante alla portata degli utenti di Facebook, il social network più diffuso al mondo. È certo una forma di libertà, ma ci sono anche dei rischi.
Tra false notizie e ricerca di visibilità perverse, sono molti gli interrogativi sollevati riguardo alle responsabilità delle reti sociali: semplici bacheche o contenitori per nulla innocenti?
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