Imprese di confine, in rete si è più forti
Presentato a Baveno il progetto transfrontaliero Pi.Lo.Ti, si comincia con la collaborazione tra un'azienda di trasporti italiana e una di logistica svizzera
Quella presentata stamane a Baveno, è solo una delle collaborazioni transfrontaliere facilitate dal progetto Pi.Lo.Ti, promosso dalle Camere di commercio di Verbano, Cusio, Ossola e Varese con la SUPSI, Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana.
Cinquant'anni di attività nei trasporti locali alle spalle e un futuro incerto davanti per un'azienda di famiglia da sempre basata a Baveno. Cento anni di esperienza nella logistica per un'impresa di Chiasso. Per entrambi tanta voglia di allargare i propri orizzonti.
Così, quella frontiera che per alcuni è un muro per altri è un ponte, e grazie alla consulenza e al supporto di Pi.Lo.Ti permette di congiungere le realtà economiche di confine.
Nessuna fusione. Nessuna perdita di identità per le piccole imprese. Ma un obiettivo comune messo nero su bianco grazie al contratto di rete previsto dall'ordinamento italiano. Un modo di procedere controcorrente, che però sta dando alcuni frutti [cfr. video sopra].
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