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Il Covid-19 sulla rotta balcanica

Centinaia di migranti provenienti da Est e diretti nel cuore dell'Europa sono fermi a Trieste, in attesa che passi la crisi pandemica in corso.

Questo contenuto è stato pubblicato il 03 maggio 2020
Pierpaolo Mittica, Rsinews
Due ciclisti con la maschera sanitaria transitano davanti il Palazzo del municipio a Trieste. Keystone / Giovanni Montenero/regione Crona


Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi sono i fondatori dell’associazione Linea d’Ombra ODV Link esternoche accoglie e aiuta i migranti che arrivano dalla rotta balcanica a TriesteLink esterno. Forniscono loro cure mediche, cibo e vestiti. Sono ormai un punto di riferimento per tutti i migranti che transitano a Trieste.Questa città, infatti, è la tappa fondamentale per tutti i migranti della rotta balcanica che vogliono entrare in Europa. Da qui la maggior parte di loro, dopo una breve sosta, riparte per gli altri Stati europei.

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Attualmente decine di migranti sono bloccati a Trieste a causa del corona virus e non possono continuare il loro cammino. È il caso di Ali Ahmed, 22 anni, partito tre anni fa dall’AfghanistanLink esterno. Vorrebbe arrivare in Svizzera, ma... è fermo a Trieste. Lui e gli altri sono, per il momento, accolti in strutture della Caritas e dell'ICS. In attesa di ripartire.

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