Le nascite di puledri delle Franches Montagnes sono in netto ribasso da anni e le ultime decisioni della Confederazione non sono una buona notizia: Berna prevede di ridurre da 500 a 240 franchi il contributo per ogni animale allevato.
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tvsvizzera.it/mrj
La sopravvivenza dell’unica razza di cavalli svizzera è ora in pericolo, come spiega l’allevatrice Maude Koller ai microfoni della RSI: “Il bonus di 500 franchi ci permette di mantenere un equilibrio finanziario, di non perdere soldi. Se allevare un puledro diventa un lusso, non ci sarà più nessuno che vorrà farlo”.
L’ordinanza federale prevede che i soldi risparmiati vengano spartiti con altre 31 razze di animali indigene, come per esempio le famose mucche d’Hérens. Una questione, dicono da Berna, di equità. Non è del tutto d’accordo, però, la sorella di Maude, Manon, anche lei allevatrice: “È giusto sostenere gli altri animali svizzeri, non a scapito però delle Franches Montagnes. Si possono trovare altre soluzioni”.
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L’unico purosangue rossocrociato non è solo un patrimonio e una tradizione del Giura, ma è anche una risorsa turistica, prosegue Koller: “Basti pensare al “Marché concours”, la fiera dei cavalli che esiste da 100 anni e attira decine di migliaia di persone”.
Si tratta di un animale, dice una delle allevatrici, dal carattere tranquillo. “È dunque ideale per le passeggiate con i turisti, ed è molto meno rischioso dei cavalli più focosi”.
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