I primi cento giorni del Governo Meloni
Quale è il bilancio dei primi cento giorni del Governo Meloni? Gli analisti non sono concordi sui giudizi.
La luna di miele con l'elettorato, che nelle prime settimane ha fatto ulteriormente lievitare i consensi di Fratelli d'Italia – soprattutto a spese degli alleati Lega e FI – oltre il 30% nei sondaggi (dal 26% delle legislative di settembre), sembra continuare anche se all'orizzonte si delinea qualche increspatura. Indubbiamente alcune scelte dell'esecutivo ha spiazzato l'elettorato di riferimento
.Se le promesse fiscali (estensione della flat tax) e le richieste di ordine (decreto contro i Rave Party) sono sostanzialmente conformi con le attese del popolo della destra, l'approccio pragmatico, moderato e atlantista è in linea con i precedenti governi, in particolare con il gabinetto Draghi.
Le retromarce sulle accise che gravano sui carburanti e l'uso delle carte elettroniche nei negozi hanno colto di sorpresa categorie sociali ed economiche che sostengono Fratelli d'Italia e alleati.
Anche sulla migrazione, dopo il braccio di ferro con la Francia sulla nave umanitaria Ocean Viking, la politica condotta dal Viminale è assai distante da quella condotta durante il Conte I dal ministro Matteo Salvini.
E la stessa Legge di bilancio è tutto sommato attenta alla delicata situazione dei conti pubblici italiani. Per non parlare del sostegno incondizionato a Kiev, in perfetta continuità con Draghi e assai distante dalla posizione dell'amico sovranista Orban. Nell'approfondimento del Tg l'opinione degli analisti sui primi mesi del nuovo esecutivo.
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