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Guardie: corsi per italofoni confermati

Le rassicurazioni sono state date lunedì dal Consiglio federale. Il Ticino, spesso confrontato con la criminalità di frontiera tira un sospiro di sollievo.

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Troppo lavoro al confine, troppo poco personale. Tanto che a giorni a Berna il Parlamento voterà i crediti 2015 per formare 35 nuove guardie romande e italofone. Sempre che siano bocciate le proposte di taglio al preventivo della Confederazione.

Per il dipartimento delle finanze dal 1 gennaio 2015 ci sarà una nuova classe italofona. Per il 2016 è pure previsto l’insegnamento a una classe di soli italofoni. Per il 2017 ancora non si sa.

La ministra Eveline Widmer Schlumpf è confrontata anche con le preoccupazioni dei Grigioni. Oggi una delegazione di politici, polizia e guardie di confine ha chiesto più personale e controlli. Si teme il ripetersi di atti criminali registrati in autunno nelle valli Poschiavo e Monastero

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