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Frontalieri, Lara Comi intende denunciare il Ticino alla Corte di Giustizia

L'europarlamentare varesina profilo facebook

L’europarlamentare forzista attacca il governo cantonale per le sue decisioni ritenute discriminatorie nei confronti dei lavoratori pendolari italiani

Questo contenuto è stato pubblicato il 29 luglio 2015 - 13:15

Le decisioni del canton Ticino sui frontalieri sono inaccettabili: porterò la questione davanti alla Corte di giustizia". Lo ha detto a Bruxelles Lara Comi, europarlamentare di Forza Italia e vice-presidente del gruppo PPE.

"Chiedere ai frontalieri italiani che lavorano in Svizzera l'estratto del casellario giudiziale e dei carichi penali pendenti è una provocazione inaccettabile", sottolinea Lara Comi, secondo la quale: "Il Ticino deve tornare sui suoi passi, è una questione di buon senso, oltre che di rispetto dell'Accordo europeo sulla libera circolazione delle persone".

La 32enne forzista varesina, da tempo critica nei confronti della Svizzera e in particolare del Ticino sul fronte del frontalierato, annuncia che porterà "nuovamente la questione complessiva al Parlamento europeo, in Commissione e anche davanti alla Corte di Giustizia qualora il problema non venisse risolto". (Diem/ANSA/ATS)

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