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Forse morto Jihadi John

Il boia dell'Isis sarebbe rimasto ucciso dopo un raid USA a Raqqa, nel nord della Siria; è attesa la conferma del Pentagono

Questo contenuto è stato pubblicato il 13 novembre 2015 - 13:30

Jihadi John, il boia dell'Isis, potrebbe essere rimasto ucciso a Raqqa, nel nord della Siria, dopo un raid degli Stati Uniti. In Iraq, intanto continua l'offensiva dei peshmerga curdi contro i miliziani dell'autoproclamato Stato islamico nel nord del Paese.

Chi è Jihadi John

Vestito di nero, il volto completamente coperto, Jihadi John è un simbolo della brutalità dell'Isis. Vero nome Mohamed Emwazi, cittadino britannico della Londra "bene" laureato in informatica, appare per la prima volta nel video dell'esecuzione del reporter americano James Foley. Per l'intelligence americana c'è lui dietro la decapitazione di altri 5 ostaggi occidentali. Una ferocia che lo fa diventare uno degli uomini piu ricercati al mondo.

Le circostanze della morte

Il pentagono non conferma il decesso. Gli analisti stanno ancora valutando le conseguenze dell'attacco con i droni a Raqqa, roccaforte dell'Isis in Siria. Se la sua uccisione fosse confermata, sarebbe uno dei più importanti risultati ottenuti nella campagna di bombardamenti americani.

Intanto in Iraq

I raid continuano nel Nord dell'Iraq, dove prosegue l'offensiva dei peshmerga curdi per riconquistare la città di Sinjar, invasa dagli jihadisti più di un anno fa.

Stando alle ultime informazioni, difficili da verificare, propro in queste ore le milizie curde avrebbero strappato al controllo dell'Isis la periferia e il centro della ciità di Sinjar.

Un duro colpo per i militanti dell'autoproclamato Stato islamico, che però controllano ancora un ampio territorio che si estende fra la Siria e l'Iraq.

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