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Caso Benalla, l'inchiesta è solo all'inizio

Il presidente francese Emmanuel Macron è uscito dal silenzio sul caso di Alexandre Benalla, il suo collaboratore indagato per le violenze del primo maggio scorso a Parigi. Secondo quanto trapela dall'Eliseo, il capo dello Stato ha detto che "non ci può essere impunità" per quelli che considera "fatti inaccettabili".  Intanto lunedì mattina il ministro dell'interno Gérard Collomb, è stato sentito dalla commissione del Senato.

Questo contenuto è stato pubblicato il 23 luglio 2018 - 11:49
tvsvizzera.it/fra con RSI
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"Condanno gli atti del signor Benalla": lo ha detto il ministro dell'Interno francese, Gérard Collomb, nel corso dell'intervento dinanzi alla commissione del Senato in seguito alle violenze del collaboratore 'picchiatore' dell'Eliseo, Alexandre Benalla, indagato per le violenze del primo maggio in Place de la Contrescarpe a Parigi.

"Qualunque sia il contesto, ciò che ha fatto è inammissibile", ha aggiunto Collomb, interrogato dai senatori della commissione d'inchiesta. Il ministro ha spiegato che solo la sera del giorno successivo, il 2 maggio, venne a sapere dei video che mostravano Benalla col casco della polizia mentre picchiava i dimostranti.

Ieri sera, per la prima volta, il presidente Emmanuel Macron è uscito dal silenzio, puntando il dito contro i fatti "inaccettabili" di Benalla e promettendo che non ci sarà "impunità", hanno riferito fonti dell'Eliseo vicine al capo dello Stato.

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