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“Ticinesi in Italia senza tampone”

Il valico doganale di Ponte Chiasso.
Se il testo sarà approvato in senato, consentirà l'ingresso in Italia dei cittadini svizzeri, in una fascia entro i 20 chilometri dal confine, senza la necessità di dover eseguire il tampone. Keystone / Matteo Bazzi

Comuni e politici lombardi e piemontesi rivendicano l'abolizione delle restrizioni ai movimenti nella fascia di confine. Se ne discute in Senato a Roma.

La fascia di confine lombarda e piemontese vuole tornare ad accogliere quanto prima i ticinesi. L’annuncio del premier Mario Draghi degli allentamenti previsti dal 26 aprile ha indotto comuni e politici ad attivarsi per far cadere le restrizioni (tampone e quarantene) che impediscono i movimenti a cavallo della frontiera. Si mira a un ritorno alla normalità (negli affetti ma anche negli affari) in tempi brevi.

La volontà da parte italiana è quella di “far ripartire tutta l’economia di frontiera colpita dalle restrizioni”, ha dichiarato il senatore varesino Alessandro Alfieri che ha presentato un ordine del giorno all’interno della legge sugli aiuti alle imprese in discussione al Senato di Roma, dove domenica giungerà una delegazione ticinese guidata dal presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi che resterà nella capitale italiana per tre giorni.

Se il testo sarà approvato, consentirà l’ingresso in Italia dei cittadini svizzeri, in una fascia entro i 20 chilometri dal confine, senza la necessità di dover eseguire il tampone. “Una misura analoga a quella in vigore oggi per i nostri frontalieri – dice il politico del PD – e fondamentale ad esempio per settori come commercio e ristorazione”. Anche la Lega, con i suoi esponenti varesini, “sosterrà” il documento.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’Associazione Comuni italiani di frontiera presieduta dal sindaco di Lavena Ponte Tresa. Con una lettera inviata al premier e a tutti i ministeri coinvolti nella questione ha chiesto, con il passaggio in zona gialla dal prossimo 26 aprile, di consentire l’ingresso anche a coloro che risiedono nel territorio svizzero.

Facilitazioni analoghe, in Italia, sono auspicate anche al confine francese.

tvsvizzera.it/fra con sdr


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