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Svizzera prima in Europa per costo della vita

Centesimi di franco svizzero in mano a una donna.
Fare la spesa in Svizzera è un esercizio molto costoso. Keystone / Gaetan Bally

La comparazione fra i Paesi del Vecchio Continente sul costo di beni e servizi nel 2024, porta sul podio la Confederazione. Secondo l’analisi Eurostat, la repubblica alpina si stacca dalle altre nazioni in particolare su sanità, istruzione e costo della carne.

Quanto costa vivere in Svizzera? Le ultime rilevazioni Eurostat, pubblicate dall’Ufficio federale di statistica (UST), confermano ancora una volta ciò che chiunque vive nel Paese sa bene. La Confederazione batte tutte le nazioni europee, quanto a costo della vita.

Il poco edificante primato si basa su un paniere di prodotti e servizi della vita quotidiana. Ne fanno parte abbigliamento, cibo, trasporti, servizi sanitari e scolastici, ma anche materiali da costruzione, apparecchi di uso domestico e bollette per l’energia elettrica e per l’acqua. La Svizzera risulta più cara di tutti i Paesi europei in ogni categoria di spesa inclusa nella rilevazione Eurostat. Se la media per l’Unione europea è fissata a 100, la Svizzera raggiunge quota 158,8. Dopo la Confederazione, ci sono Islanda e Lussemburgo e a seguire Danimarca, Norvegia, Finlandia e Svezia. In coda alla classifica: Macedonia, Turchia, Bosnia-Erzegovina. L’Italia si colloca esattamente a metà, vicina a Malta, Francia e Germania.

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Carne, sanità e macchinari

I dati si riferiscono all’anno 2024, sono tecnicamente definiti “provvisori”, e sono stati pubblicati dall’UST a metà dicembre 2025. Il livello dei prezzi può anche essere consultato in base alle specifiche categorie di spesa incluse nel paniere. Una grafica che non tira particolarmente su il morale, poiché in buona sostanza in ogni voce considerata, la Svizzera risulta essere la più cara del continente.

L’UST indica che questo genere di indicatori può essere molto prezioso per chi, per esempio, venga a lavorare nella Confederazione da un altro Paese europeo. Al momento di contrattare le condizioni salariali, il livello dei prezzi diventa infatti essenziale. Sul sito dell’autorità federale c’è la formula di calcolo da utilizzareCollegamento esterno.

I valori più elevati riguardano le cure ospedaliere, l’istruzione, e la carne. Il più basso in assoluto, invece, è quello delle apparecchiature per l’informazione e la comunicazione, il cui prezzo si discosta di poco dalla media continentale.

Spiedini di carne su un grill inquadrati dall'alto.
La tradizionale grigliata svizzera è un investimento, dato l’alto costo della carne. Keystone / Jean-Christophe Bott

La vita quotidiana costa l’80% in più

Nel complesso, sono oltre 2’000 le voci di spesa considerate nella comparazione. La differenza media mostra che nella Confederazione si paga l’80% in più per tutti i beni di consumo della vita quotidiana. Questo dato si attesta invece attorno al 60% più della media continentale, laddove si includano tutte le categorie di spesa che fanno parte del paniere.

A mo’ di consolazione, vale la pena ricordare che in Svizzera non ci sono generalmente le grandi fluttuazioni che si osservano in altri Paesi del continente per quanto riguarda il costo dei beni di consumo. Come ha raccontato questo articolo pubblicato da Swissinfo, il prezzo di oltre un quarto dei prodotti inclusi nel paniere nazionale è infatti regolamentato dal Governo federale.

Precisazione che tuttavia non convince le associazioni di tutelaCollegamento esterno di consumatori e consumatrici, che con lo slogan “fermare l’esplosione dei prezziCollegamento esterno” da sempre puntano il dito su aumenti che incidono sul portafogli di chi abita in Svizzera.

Dai premi dell’assicurazione malattia, alla corrente elettrica, fino all’annosa ferita dell’elevato costo dei farmaci, la cosiddetta “isola dei prezzi alti” finisce regolarmente sulle prime pagine dei giornali elvetici.

Diverse confezioni di farmaci.
I prezzi dei farmaci sono particolarmente elevati. Keystone / Gaetan Bally

In Svizzera, il costo della vita quotidiana è monitorato dal 2000 dall’Indagine sul budget delle economie domesticheCollegamento esterno (IBED) . L’IBED è gestita dall’istituto di ricerche di mercato DemoSCOPE e comprende circa 250 economie domestiche che in maniera costante comunicano ogni dettaglio delle loro spese ordinarie e straordinarie.

I dati così raccolti sono la base per l’adeguamento annuale del paniere tipo dell’Indice nazionale dei prezzi al consumoCollegamento esterno (IPC), utilizzato come strumento di orientamento in economia e politica. Per l’IPC ogni mese sono rilevati circa 100’000 prezzi.

>>> Perché la Svizzera è così cara? L’intervista realizzata da Swissinfo con il responsabile della divisione dei prezzi al consumo dell’Ufficio federale di statistica.

Un uomo inquadrato di spalle mentre fa la spesa in un supermercato svizzero.
I beni di consumo quotidiani sono particolarmente costosi. Keystone / Alexandra Wey

Tornano i conti grazie a salari più alti?

Altra nota differenza riguarda i salari, che nella Confederazione sono generalmente più elevati che nella maggior parte dei Paesi europei. L’eccezione, che a guardare le buste paga è evidente, diventa meno impressionante se si include nel ragionamento il fatto che in Svizzera, una serie di costi non sono detratti alla fonte come avviene nella maggior parte degli Stati del continente, per esempio i contributi per il sistema sanitario e quelli per il sistema pensionistico.

Nel momento in cui poi si mettano in detrazione dagli stipendi, seppure elevati, gli oggettivi costi più pesanti per tutta una serie di beni di consumo, il risultato finale è meno impressionante di quanto possa sembrare a primo acchito. A fronte del costo di beni e servizi indispensabili, la classe salariale media e bassa di rado può permettersi di accumulare risparmi, e facilmente può trovarsi in difficoltà di fronte a spese non preventivate.

Per determinate categorie della popolazione, dalle persone anziane a quelle immigrate, si parla regolarmente del rischio di precipitare nella povertà. Secondo l’Ufficio federale di statistica, d’altronde: “Nel 2023 (reddito del 2022), l’8,1% della popolazione svizzera (circa 708’000 persone) viveva in condizioni di povertà redditualeCollegamento esterno”.

Ciononostante, il potere d’acquisto delle famiglie svizzere resta tra i più alti d’Europa.

Risparmi nel nuovo anno

Per il 2026, il costo dell’elettricità diminuirà in media del 4% (valore mediano), secondo i calcoliCollegamento esterno della Commissione federale dell’energia elettrica (ElCom). Le tariffe del caso, riferite a località specifiche del Paese, sono pubblicate in questo sito gestito dalla CommissioneCollegamento esterno.

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Le tariffe commerciali peseranno sulla crescita nel 2026.

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Cosa attende la Svizzera: prospettive per l’economia nel 2026

Questo contenuto è stato pubblicato al L’anno prossimo, l’economia svizzera dovrà affrontare una pressione al ribasso dovuta al calo della domanda interna e al perdurare dell’incertezza legata ai dazi statunitensi sulle esportazioni elvetiche.

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Fra le buone notizie, va ricordato anche che l’attuale tasso guida di interesse, fissato da giugno dalla Banca nazionale svizzera (BNS) allo 0,0%Collegamento esterno, salvo cambiamenti nel prossimo anno, dovrebbe rivelarsi vantaggioso per chi debba ricontrattare un mutuo.

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