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I veicoli senza conducente potrebbero percorrere le strade svizzere entro tre anni 

mezzi automatizzati
La Svizzera ha testato su strada circa 30 progetti di veicoli senza conducente. Keystone/Christian Beutler

La sperimentazione controllata di mezzi senza conducente è iniziata in Svizzera dieci anni fa. Una recente modifica legislativa ha premuto sull'acceleratore, consentendo alle auto e agli autobus automatizzati di operare in condizioni reali entro circa tre anni. 

Dal 2015, le società di trasporto pubbliche e private hanno lanciato circa 30 importanti progetti di veicoli automatizzati in tutto il Paese. Si tratta di autobus, taxi, parcheggiatori automatizzati, dumper e furgoni per le consegne. 

Una revisione della legislazione federale, entrata in vigore il 1° marzo, consente di testare i veicoli senza conducente su strada senza un operatore di sicurezza a bordo. La legge trasferisce la responsabilità della concessione delle licenze e del monitoraggio della sicurezza dalle autorità federali ai cantoni. 

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I produttori, come Loxo, che sta progettando veicoli commerciali a guida autonoma come i furgoni per le consegne, sono ora in attesa che i cantoni definiscano le condizioni per l’integrazione di questi mezzi sulle strade svizzere. 

Questi veicoli saranno dotati di sistemi di intelligenza artificiale (IA) che li aiuteranno a circolare in sicurezza senza l’intervento diretto dell’uomo. L’IA può riconoscere gli ostacoli, come automobili, pedoni e semafori; contribuire nella “scelta” di frenare o cambiare corsia; comunicare con i passeggeri; prevedere le esigenze di manutenzione o creare ambienti di simulazione per i test. 

Integrazione nelle strade 

“Il prossimo passo sarà quello di valutare i benefici, i rischi potenziali, la fattibilità commerciale e l’accettazione da parte del pubblico dell’inserimento di questa tecnologia sulle strade”, afferma Matthias Rödter, presidente di Swiss Transit Lab, un’organizzazione senza scopo di lucro lanciata nel 2019 per aiutare i produttori di veicoli, i fornitori di tecnologia e le autorità cantonali ad allineare gli interessi nel momento in cui la strategia di trasporto a guida autonoma prenderà forma in Svizzera. 

“Che tipo di servizi sono necessari? Chi dovrebbe gestirli? Quali strade sono adatte? Qual è la velocità ottimale dei veicoli, l’ora del giorno e le condizioni meteorologiche in cui possono operare? Ci sono ancora molte domande a cui rispondere prima che il mercato possa svilupparsi”. 

Ad esempio, nella zona di Ginevra l’azienda di trasporti pubblici sta  testando autobus automatizzati che possono essere prenotati su richiesta. 

A livello nazionale, AutoPostale  sta progettando una flotta senza conducente per collegare le zone rurali alle città e alle stazioni ferroviarie. 

“C’è un’enorme differenza tra la gestione di cinque veicoli e quella di cinquanta”, ha dichiarato Martin Neubauer, responsabile del progetto a guida autonoma di AutoPostale. “Bisogna considerare quante persone sono necessarie per far funzionare e mantenere i veicoli, la pianificazione dei turni, i costi di gestione di grandi flotte e come ottimizzare i costi”. 

“Oltre a questo, ci sono sfide importanti come la sicurezza dei dati e quella informatica, settori chiave che contribuiscono a costruire un know-how essenziale. La prova su strada della tecnologia è solo una fase del processo”. 

Previsioni a corto raggio 

Spetta a ogni Paese stabilire le proprie norme per i veicoli automatizzati. Tuttavia, esiste una certa collaborazione tra la Svizzera e altri Paesi nella definizione degli standard. 

Il progetto ULTIMO, cofinanziato dalla Svizzera e dall’Unione Europea, ha avviato prove di veicoli senza conducente nel canton Ginevra, nella capitale norvegese Oslo e nella città tedesca di Herford. 

ULTIMO è il passo successivo al progetto AVENUE dell’UE, che si è concluso nel 2022 e a cui hanno partecipato anche AutoPostale e l’azienda dei trasporti pubblici di Ginevra (TPG). Data la quantità di traffico transfrontaliero proveniente dai Paesi limitrofi, per la Svizzera alcune conclusioni e obiettivi comuni di queste collaborazioni sono preziosi. 

TPG sta ora sottoponendo i suoi bus navetta senza conducente a test avanzati a Ginevra nell’ambito del progetto ULTIMO, questa volta senza la presenza di un operatore di sicurezza a bordo dei veicoli. 

“La gestione di veicoli con supervisione remota (livello 4, vedi riquadro sotto) è fondamentale per fare il prossimo passo e per garantire l’ottimizzazione dei costi”, ha dichiarato Rödter, che ritiene che i veicoli senza conducente faranno la loro comparsa prima di quanto molti pensino. 

“Bisogna capire che i veicoli automatizzati non arriveranno tra dieci anni, ma molto probabilmente nei prossimi due o tre anni”, ha affermato. 

SAE International, un ente statunitense che elabora standard tecnici, ha sviluppato una tassonomia per descrivere i sistemi di automazione sui veicoli. La più recente modifica legislativa in Svizzera consente la guida automatizzata fino al livello 3 e test controllati più avanzati al livello 4. 

Livello 0: sistemi che forniscono sistemi di avviso o di frenata automatica d’emergenza per assistere, ma non sostituiscono il conducente. 

Livello 1: sistemi che forniscono assistenza allo sterzo o alla velocità e alla frenata al conducente che rimane al volante. 

Livello 2: funzioni che offrono al conducente, che rimane al volante, un supporto sia allo sterzo che alla velocità e alla frenata (automazione parziale). 

Livello 3: guida automatizzata in condizioni limitate. Il conducente umano deve essere pronto a riprendere il controllo quando richiesto. 

Livello 4: guida completamente autonoma senza conducente umano, ma solo in aree autorizzate e con supervisione umana a distanza. 

Livello 5: il veicolo è completamente autonomo e funziona da solo senza alcuna assistenza umana. 

A cura di Gabe Bullard/gw 

Tradotto dal tedesco con l’aiuto dell’AI/MaMi 

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