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Alberto Sordi, la terza età, e i quasi 200 film

Alberto Sordi passeggia per le strade di Bellinzona con un ragazzino di 10 anni, che lo sta intervistando.
Alberto Sordi e il suo giovane intervistatore, Giuliano Ranzi, a Bellinzona nel 1995. RSI-SWI

Come reagirebbe Alberto Sordi, se sapesse che chi lo sta intervistando ha visto soltanto due, dei suoi quasi 200 film?

Gennaio 1995. Sordi è a Bellinzona per presentare il suo film ‘Nestore, l’ultima corsa’ nell’ambito del Film Festival Ragazzi (chiamato oggi Castellinaria, Festival internazionale del cinema giovane).

Giuliano, 10 anni, e il suo amico Mariano si calano nel ruolo di giornalista e operatore e accompagnano l’attore e regista per un tratto di strada realizzando, con poche e semplici domande, una vera e propria intervista ritratto.

‘Albertone’ parla della sua lunga carriera (in quel momento: 187 film) e di come abbia sempre interpretato la parte di un italiano, contribuendo spesso -da autore- a sviluppare i personaggi.

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Inevitabile qualche parola sulla vecchiaia, tema di ‘Nestore’, film che Alberto Sordi dirige mentre egli stesso entra nella terza età.

Con un consiglio ai giovani: frequentare i vecchi, perché possono raccontare quella vita vissuta che nei libri di scuola non si trova.

La camminata e la chiacchierata si concludono al mercato nel centro di Bellinzona, dove Sordi raccoglie i saluti e gli abbracci degli ammiratori.

L’intervista è stata trasmessa dalla Televisione svizzera il 12 gennaio 1995, nel magazine culturale ‘Alice’.

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