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Si riaccende la protesta antirazzista negli USA

Donna di colore guida un corteo con cartello con scritto Jacob Blake su una strada di città
Dalla cittadina di Kenosha, Wisconsin, la protesta si è estesa a New York. Keystone / Justin Lane

Si riaccende la protesta antirazzista negli Stati Uniti dopo la diffusione di un video che mostra un afroamericano di 29 anni, Jacob Blake, colpito alla schiena da almeno sette colpi d'arma da fuoco sparati da un agente. Veementi le manifestazioni che dalla cittadina in cui si è verificato l'episodio, nel Wisconsin, si sono estese a New York sulla scia di quanto già accaduto di recente per George Floyd.

Le violente immagini sono state riprese con un telefonino in un’area residenziale di Kenosha, a circa 100 chilometri da Chicago. Mostrano il ragazzo -intervenuto in un “incidente domestico”, una lite tra due donne- che si avvicina a un fuoristrada mentre tre agenti lo seguono passo passo. Quando apre lo sportello dell’auto e cerca di entrare, uno dei poliziotti afferra Blake per la maglietta e gli spara alla schiena.

Un episodio che riaccende il dibattito sull’uso eccessivo della forza da parte della polizia statunitense. Il candidato democratico alla Casa Bianca chiede un’indagine immediata, “completa e trasparente”. Il governatore del Wisconsin, il democratico Tony Evers, condanna fermamente l’accaduto. Entrambi, pur non conoscendo i dettagli, evocano un problema di razzismo nelle forze dell’ordine.

Blake è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Secondo quanto riferito da suo padre al Chicago Sun-Times, è paralizzato dalla vita in giù, ha “otto buchi” sul corpo e i medici non sanno al momento se la paralisi sarà permanente. I tre agenti sono stati temporaneamente sospesi.

Donna con cartello Stop police violence accanto a camioncino in fiamme, di notte.
A Kenosha, dopo una notte così, si è reso necessario il coprifuoco. Keystone / Sean Krajacic

Decine di persone sono immediatamente scese in piazza in Wisconsin per protestare. A Kenosha, lunedì, è scattato il coprifuoco dopo una notte di proteste e devastazione -auto bruciate, vetrine rotte- che ha spinto anche la Guardia Nazionale a intervenire.

La protesta contro la polizia violenta si è estesa martedì a Times Square, dove i manifestanti si sono concentrati prima di marciare verso Washington Square, percorrendo circa una quarantina di isolati e chiedendo il licenziamento e all’arresto degli agenti coinvolti. La protesta a New York è stata pacifica e non si sono verificati incidenti.

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