Lo scontento è iniziato quando il Governo ha abolito lo sconto sulle accise, definendo così l'aumento dei prezzi del carburante.
Copyright 2022 The Associated Press. All Rights Reserved
Dalle 19 sulle strade ordinarie e dalle 22 di martedì 24 gennaio sulle autostrade non sarà possibile fare il pieno per 48 ore. È la risposta degli esercenti all'aumento delle accise sul carburante.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/MaMi con agenzie
“Noi non abbiamo truffato. E allora perché dobbiamo pagare questa tassa? Mettere un cartello costa qualche migliaio di euro. È una tassa! Perché dobbiamo pagarla? Cosa abbiamo fatto di male?”. Vincenzo ha un distributore di carburante a Roma. Poco prima di chiudere il suo esercizio per partecipare allo sciopero dei benzinai, si racconta all’agenzia ANSA. Ed è inviperito col governo italiano.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Qui Frontiera
Il caro carburanti cambia le abitudini di guida
Questo contenuto è stato pubblicato al
Oltre frontiera i distributori minacciano scioperi contro il “decreto carburanti”. In sofferenza soprattutto le stazioni di confine.
“Danno la colpa a noi – dice – quando sono loro che hanno aumentato le accise, sono loro che hanno aumentato il prezzo della benzina! Il carburante è salito perché il governo ci ha messo le tasse sopra. Ma visto che la gente era incavolata, hanno detto che la colpa era nostra, che facevamo la speculazione. Era una balla, ma dovevano dar la colpa a qualcuno. Si sono inventati che dobbiamo esporre il cartello col prezzo medio, così non possiamo truffare. Ma quale truffa! Noi non abbiamo guadagnato niente con questi aumenti, prendiamo 3 centesimi al litro. È lo stato che guadagna con le tasse, e poi dà la colpa a noi”.
Al TG della RSI, il collegamento con Roma:
Contenuto esterno
In effetti, il ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha reso noto che i prezzi dei carburanti, dopo l’eliminazione al primo gennaio del taglio delle accise, sono aumentati meno dell’aumento delle imposte… “Ecco, lo vede!”, sbotta. “Era una balla che noi speculavamo. Sono loro che hanno aumentato le tasse! Ma poi dovevano scaricare la colpa su qualcuno, e allora hanno scelto noi!”.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Qui Frontiera
Tornano ad aumentare i prezzi del carburante in Italia
Questo contenuto è stato pubblicato al
I benzinai ticinesi tirano un sospiro di sollievo ma ancora non basta per vedere ritornare la clientela nella zona di confine.
Dalle 19 di martedì 24 gennaio sulla rete stradale ordinaria e dalle 22 sulle autostrade, in tutta Italia i distributori di carburanti saranno chiusi per sciopero, ricordano le organizzazioni di categoria Faib, Fegica e Figisc-Anisa in una nota.
“Il governo, invece di aprire al confronto sui veri problemi del settore, continua a parlare di ‘trasparenza’ e ‘zone d’ombra’ solo per nascondere le proprie responsabilità e inquinare il dibattito, lasciando intendere colpe di speculazioni dei benzinai che semplicemente non esistono”, affermano gli organismi in una nota odierna. “Ristabilire la verità dei fatti diviene quindi prioritario, per aprire finalmente il confronto di merito”.
Gli impianti di rifornimento carburanti – compresi i self service -, precisano le tre associazioni dei distributori, abbassano le serrande per 48 ore consecutive.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Qui Frontiera
Benzinai ticinesi: “Stiamo quasi subendo una concorrenza sleale”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo sconto delle accise sul carburante in Italia ha messo a durissima prova i distributori della zona di confine che ora fanno sentire la propria voce.
Abbassare il riscaldamento per ridurre la dipendenza dal gas russo: è una proposta che vi convince? Quali altri soluzioni sarebbero attuabili?
Contrariamente ad altri Paesi europei, la Svizzera dipende solo in minima parte dal gas naturale. Questa fonte rappresenta infatti circa il 15% dei consumi energetici complessivi della Svizzera e viene usata soprattutto per il riscaldamento. Quasi la metà del gas consumato in Svizzera viene però dalla Russia e anche nella Confederazione si cercano soluzioni per…
Preoccupa la situazione delle falde freatiche elvetiche
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le falde freatiche svizzere sono sempre più sotto pressione. Il cambiamento climatico, gli inquinanti e i conflitti di utilizzo esercitano una pressione crescente su questa risorsa.
La direttrice di SRF Nathalie Wappler dà le dimissioni
Questo contenuto è stato pubblicato al
La direttrice della radiotelevisione svizzerotedesca (SRF) Nathalie Wappler si dimette. La 57enne lascerà la funzione a fine aprile 2026 dopo averla ricoperta per sei anni e mezzo, ha comunicato oggi sul proprio sito web la stessa SRF.
Azione contro la “fast fashion” davanti a Palazzo federale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Cinque tonnellate di abiti usati sono state lasciate stamattina davanti a Palazzo federale. Si tratta di un'azione simbolica di 13 organizzazioni per chiedere al Consiglio federale e al Parlamento di agire contro la "fast fashion".
Lanciata una campagna nazionale contro le violenze contro il personale dei trasporti pubblici
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Sindacato del personale dei trasporti (SEV) ha organizzato per mercoledì, in tutta la Svizzera, una giornata d'azione intitolata "Stop alla violenza - più rispetto per il personale" dei trasporti pubblici. Le aggressioni sono infatti in aumento, viene denunciato.
Alla grande parata a Pechino c’era anche Ueli Maurer
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ex consigliere federale Ueli Maurer ha partecipato alla grande parata militare organizzata a Pechino in occasione dell'80esimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale.
Frana di Blatten, l’impiego dell’esercito si è svolto senza intoppi
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'intervento urgente dell'esercito a Blatten si è svolto senza intoppi, e anche la collaborazione con le autorità civili non ha riscontrato problemi. Lo indica il Consiglio federale che ha adottato mercoledì un rapporto destinato al Parlamento.
Licenziamento di Laurent Freixe, la stampa parla di “antefatti”
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'improvviso licenziamento del CEO di Nestlé Laurent Freixe per una relazione sottaciuta con una dipendente continua a suscitare un grande interesse sulla stampa svizzera.
Accordo di libero scambio con l’India in vigore dal 1° ottobre
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'accordo di libero scambio tra i Paesi dell'AELS (Associazione europea di libero scambio, di cui fa parte la Svizzera) e l'India entrerà in vigore il prossimo 1° ottobre.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il popolare giornalista italiano, Emilio Fede, che è stato direttore del Tg4, è morto all'età di 94 anni. Lo ha appreso l'agenzia di stampa ANSA. Fede era ricoverato in una residenza assistenziale per anziani a Segrate (Milano).
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Il caro carburanti cambia le abitudini di guida
Questo contenuto è stato pubblicato al
Oltre frontiera i distributori minacciano scioperi contro il “decreto carburanti”. In sofferenza soprattutto le stazioni di confine.
Tornano ad aumentare i prezzi del carburante in Italia
Questo contenuto è stato pubblicato al
I benzinai ticinesi tirano un sospiro di sollievo ma ancora non basta per vedere ritornare la clientela nella zona di confine.
Gli sconti sulla benzina in Francia “aiutano i ricchi svizzeri”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La sovvenzione di 18 centesimi di euro per litro di carburante introdotta da Parigi ha fatto scoppiare una polemica a cavallo della frontiera.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale non vuole ridurre le tasse che gravano sul prezzo dei carburanti e non seguirà l'esempio di Paesi vicini come Francia e Italia.
Benzinai ticinesi: “Stiamo quasi subendo una concorrenza sleale”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo sconto delle accise sul carburante in Italia ha messo a durissima prova i distributori della zona di confine che ora fanno sentire la propria voce.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.