L’idea è quasi semplice: vivere senza generare della spazzatura. In breve si cerca di riutilizzare le risorse e evitare i prodotti usa e getta. Il movimento si chiama “Zero Waste” anche se sarebbe meglio “Minimal Waste” - perché ovviamente è impossibile vivere senza produrre rifiuti.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
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Come detto non è possibile eliminare totalmente la produzione di rifiuti. È però possibile diminuirne moltissimo la quantità, vivendo in maniera più conscia e facendo delle scelte più consapevoli e sostenibili.
Detto così, a prima vista, il concetto può sembrare estremo e difficile da seguire. Si deve essere consapevoli che tutte le nostre azioni hanno un impatto sull’ambiente.
Per iniziare si possono acquistare degli alimenti sfusi in contenitori riusabili. Si può anche dire di no alle cose che non ci servono. Informarsi sui prodotti che si usano, i loro ingredienti, le condizioni della loro produzione. Insomma si possono cambiare le abitudini quotidiane. Ecco allora l’esempio di una ragazza di Zurigo che vive secondo il principio “zero waste”.
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Da quasi 418 milioni di sacchetti di plastica monouso a poco più di 66 milioni. In un anno il consumo in Svizzera si è ridotto dell'84%.
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Nella città eterna il problema dei rifiuti negli ultimi anni si è ripresentato ciclicamente. Il periodo delle feste appena trascorso, ha acuito il problema. La fragilità del sistema, che rischia di intopparsi ad ogni difficoltà dura da anni ed ha una spiegazione: Roma non riesce a chiudere il suo ciclo dei rifiuti. Per farlo necessiterebbe…
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Segnalare con una bandierina i rifiuti ritrovati nell’erba dei prati e lasciarla lì per tre settimane: è l’iniziativa presa dal comune di Gossau, nel cantone San Gallo, per cercare di sensibilizzare la popolazione a un comportamento che crea spese enormi per la comunità. Smaltire una tonnellata di rifiuti ordinari costa infatti circa 145 franchi, mentre…
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Lo chiamano con un termine inglese: Foodwaste, spreco di cibo. Ma è un fenomeno internazionale e anche svizzero. Tanto che a Berna stavano preparando una campagna di sensibilizzazione. Ma poi visto che anche la Confederazione deve risparmiare l’hanno cancellata. E chi si batte contro le tonnellate di cibo che finiscono nella spazzatura parla di occasione…
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Ogni anno, in Svizzera, più di 2 milioni di tonnellate di alimenti perfettamente commestibili finiscono nella spazzatura, e quasi la metà proviene dalle economie domestiche. Uno spreco enorme, indigesto a un numero crescente di persone. A Zurigo, ma anche in altre città, c’è infatti chi si organizza per recuperare e riutilizzare quanto altri hanno buttato.
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Secondo uno studio commissionato dall’Ufficio federale dell’ambiente, circa 350’000 tonnellate di sprechi evitabili sono generati ogni anno in Svizzera da diversi rami dell’industria. Sono sprechi che sarebbero, secondo la commissione, in parte dovuti a una legislazione troppo complessa. La mozione che chiede al Governo di semplificare le basi legali è stata approvata per 161 voti contro…
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