Una maggioranza in Svizzera vuole limitare l’immigrazione
Nel 2020, gli elettori svizzeri hanno respinto un'iniziativa per eliminare un accordo sull'immigrazione con l'Unione Europea.
Keystone / Laurent Gillieron
Secondo un sondaggio, quasi due terzi (62%) dei e delle residenti in Svizzera si dicono a favore di limitazioni dell'immigrazione.
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Tamedia/ac/mrj
Il desiderio di imporre limiti all’immigrazione è diffuso in tutto lo spettro politico, secondo un sondaggio condotto da Tamedia Group su oltre 50’000 residenti in Svizzera e pubblicato lunedì. Circa il 93% delle persone di destra intervistate era favorevole, rispetto al 70% di quelle centriste e al 51% di sostenitori e sostenitrici di sinistra.
Le persone con un livello di istruzione inferiore sono le più scettiche nei confronti dell’immigrazione, mentre chi è in possesso di una laurea e chi vive in città si dice più positivo. In tutte le fasce di reddito è comunque diffusa l’opinione che l’immigrazione debba essere limitata.
Tra i e le residenti non svizzeri intervistati, le persone che vivono in Svizzera da più tempo sono più favorevoli alle quote di immigrazione. Tra stranieri e le straniere nati in Svizzera, il 67% vuole limitare l’immigrazione, mentre solo il 47% di chi vive nel Paese da meno di cinque anni vuole restrizioni.
Secondo il quotidiano Tages-Anzeiger, il fatto che l’immigrazione sia vista in modo così critico dalle persone intervistate è dovuto a fattori demografici. La popolazione residente permanente straniera in Svizzera è aumentata significativamente nell’ultimo anno: nel 2022 sono immigrati circa 81’000 stranieri e straniere in più rispetto a quelli e quelle che hanno lasciato il Paese. Secondo il Governo federale, la ragione principale è la crescente domanda di manodopera.
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