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Un rave party che lascia una scia di polemiche

persone danzano in un bosco
I rave party, manifestazioni musicali più o meno autogestite, sono nati verso la fine degli anni '80 con il boom della musica tecno (foto simbolica). Keystone / Radu Vioreanu

Fino a 10'000 persone ammassate, uno o forse due ragazzi morti e le forze dell'ordine che non intervengono: la festa illegale organizzata a Valentano, nel Viterbese, è sfuggita ad ogni controllo.

Il picco di partecipanti al rave party illegale è stato raggiunto il giorno di Ferragosto, con oltre 10’000 persone ai bordi del lago di Mezzano. Poi diverse persone se ne sono progressivamente andate, ma la festa è ancora in corso.

L’assessore regionale alla sanità del Lazio, Alessio D’Amato, ha parlato di una “situazione fuori controllo”, dove “nessuna trattativa è possibile”.

Le forze dell’ordine in un primo tempo non sono intervenute, perché troppo vasta l’area e troppe le persone.

Ora la polizia, stando a quanto riportato dall’Ansa che cita fonti del Viminale, sta “lavorando con grande senso di responsabilità ed equilibrio per ripristinare la legalità nel più breve tempo possibile”.

Numerose critiche sono piovute sulla ministra dell’interno Luciana Lamorgese e sul sottosegretario leghista con delega alla pubblica sicurezza Nicola Molteni, accusati da più parti di essere rimasti troppo passivi.

“Le Forze di Polizia – ha replicato Molteni stanno lavorando incessantemente sin dalle prime ore del 14 agosto con senso di responsabilità ed equilibrio per riportare ordine e legalità all’evento non autorizzato”.

“Chi oggi grida allo scandalo e sollecita interventi coatti – gli ha fatto eco il portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di polizia Girolamo Lacquaniti – sappia che sta insistendo su una soluzione dove la possibilità di avere feriti gravi o eventi letali è una concreta probabilità”.

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