La televisione svizzera per l’Italia

Treni che scacciano i turisti

L'aumento del traffico merci sull'asse ferroviario Bellinzona-Luino-Gallarate sta causando una "diaspora" di proprietari di seconde case sulla sponda lombarda del Verbano. I sindaci sono preoccupati.

Contenuto esterno

Alcuni sindaci del Verbano, sulla sponda lombarda, lanciano un grido di disperazione: “Il nostro turismo ed i cittadini stranieri che qui hanno seconde case – hanno riferito – stanno sparendo a causa dell’aumento dei treni merci che dal Nord Europa, via Svizzera, raggiungono le rive del lago Maggiore”.

Un territorio in “svendita”, dunque, quello che va da Dirinella fino a Laveno Mombello attraversando Luino, Germignaga, Porto Valtravaglia e Castelveccana, quest’ultima denominata la Portofino del Lago Maggiore.

La ferrovia c’era anche prima di costruire le case, i sindaci lo sanno bene e non vogliono tirare il tema per i capelli più del necessario ma certamente è innegabile l’aumento dei treni, più lunghi e più pesanti. Questo vuol dire un numero superiore di vibrazioni, di rumori, fino a far tremare il pavimento sotto i piedi nei saloni di casa. Le autorità comunali puntano il dito contro i gestori ferroviari italiani che non hanno piazzato barriere anti rumore, previste dal 2004, e verso la politica. Questa, secondo loro, all’epoca delle prime riunioni operative non ha “battuto i pugni” sui tavoli che contano, lasciando oggi a loro un’eredità scomoda da gestire.

A vendere sono cittadini spesso facoltosi, con case di pregio che per questo portano nelle casse locali e statali buoni introiti, utili anche per mandare avanti servizi di questi borghi che ricevono sempre meno trasferimenti finanziari da Roma. La notizia che la Confederazione non intende completare AlpTransit a sud, infine, non fa ben sperare questi sindaci che immaginavano già che parte delle merci potesse essere “spostata” sull’asse Lugano-Chiasso-Milano. Nei giorni scorsi gli stessi sindaci hanno provato a “marciare uniti” in Regione Lombardia. Pare che qualcosa si muova, non solo i treni.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR