Il lancio di un nuovo missile intercontinentale da parte della Corea del Nord ha suscitato un vortice di reazioni internazionali di segno anche opposto.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera/spal con RSI (TG del 30.11.2017)
Contenuto esterno
Se è praticamente unanime la condanna del nuovo test balistico di Pyongyang, sono numerose le critiche e i paletti posti, soprattutto da parte delle confinanti Cina e Russia, alla politica statunitense nella regione.
Il Ministero della difesa di Pechino ha infatti espresso “profonda preoccupazione” ma ha anche ribadito che la risposta militare “non è un’opzione” e che la Cina vuole “pace e stabilità nella penisola coreana”.
Più dura la presa di posizione di Mosca, il cui ministro degli Esteri Serghei Lavrov ha giudicato “intenzionalmente provocatorie” le azioni statunitensi: i passi recenti di Washington, ha detto il capo della diplomazia russa, “sembrano deliberatamente diretti a provocare Pyongyang e a spingerla ad azioni dure”. La via delle sanzioni, ha aggiunto, ormai è esaurita.
In precedenza l’ambasciatrice USA all’ONU Nikki Haley aveva detto al Consiglio di Sicurezza, convocato d’urgenza dopo il test balistico, che “ora la guerra è più vicina”. E lo stesso presidente Donald Trump era tornato ad attaccare sul piano personale su Twitter il dittatore Kim Jong-un, descrivendolo come un “cagnolino malato”.
Intanto l’Amministrazione USA sta valutando l’ipotesi di un blocco navale e di nuove sanzioni nei confronti del regime nordcoreano ma l’orientamento dei Quindici del Consiglio di sicurezza è quello di attuare in modo rigoroso e integrale le misure restrittive già decise negli scorsi mesi.
I più discussi
Altri sviluppi
Dibattito
Moderato da:
Daniele Mariani
Abbassare il riscaldamento per ridurre la dipendenza dal gas russo: è una proposta che vi convince? Quali altri soluzioni sarebbero attuabili?
Contrariamente ad altri Paesi europei, la Svizzera dipende solo in minima parte dal gas naturale. Questa fonte rappresenta infatti circa il 15% dei consumi energetici complessivi della Svizzera e viene usata soprattutto per il riscaldamento. Quasi la metà del gas consumato in Svizzera viene però dalla Russia e anche nella Confederazione si cercano soluzioni per…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Pyongyang: possiamo colpire gli Stati Uniti
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’annuncio del “successo storico”, al termine di un’operazione presenziata dal leader Kim Jong-Un, è stato fatto dai media del Nord oggi alle 12.00 di Pyongyang (4.30 in Svizzera) con tanto di “scheda tecnica” e di ufficializzazione della posizione di “Stato nucleare”. Rompendo la tregua di 75 giorni, il vettore è partito dalle vicinanze di Pyongsong,…
Questo contenuto è stato pubblicato al
In giornata l’agenzia Kcna ha riferito che il leader nordcoreano Kim Jong-un ha presieduto le operazioni di lancio del razzo Hawsong-12, che Pyongyang minaccia di lanciare sull’isola di Guam, appartenente agli Stati Uniti. Il dittatore ha precisato che il suo paese continuerà a osservare ”il comportamento degli Usa” prima di prendere decisioni su future azioni…
La Corea del Nord “pronta alla guerra” con gli USA
Questo contenuto è stato pubblicato al
La minaccia coreana è la risposta alle ultime operazioni condotte dagli Stati Uniti, che dopo aver bombardato la base aerea siriana di Shayrat con 59 missili Tomahawk lanciati da due cacciatorpediniere lo scorso 6 aprile e dirottato una squadra navale guidata dalla portaerei nucleare Carl Vinson verso la penisola coreana, ieri hanno sganciato un potentissimo…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mentre l’Accademia di difesa nordcoreana parla di missile “in grado di raggiungere qualsiasi parte del mondo”, il ministero della Difesa russo fa sapere che secondo i suoi sistemi di tracciamento il razzo Hwasong 14 ha raggiunto un’altitudine di 535 chilometri e coperto una distanza di 510. Analisti americani e sudcoreani, che avevano invece rilevato gli…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.