La televisione svizzera per l’Italia

Tanta Svizzera alla design week di Milano

persone al lavoro per preparare un installazione di legno
A Milano fervono i preparativi in vista dell'apertura della Settimana del Design. Keystone / Daniel Dal Zennaro

Di anno in anno la presenza della Confederazione alla prestigiosa fiera milanese cresce. Il mercato italiano è uno dei più importanti per l'arredamento svizzero.

È un Salone del Mobile da record quello che apre i battenti dal 18 al 23 aprile. Secondo i dati dell’Ufficio studi di Confcommercio Milano si prevede un indotto di 223,2 milioni di euro, più alto del 37% rispetto a quello dell’anno scorso di 162,6 milioni. E anche i visitatori sono stimati in netto aumento: oltre 327’000 (di cui il 65% provenienti da fuori Italia), contro i 262’000 del 2022.

Ma al tradizionale Salone che si svolge alla fiera di Rho insieme a Euroluce e al Fuorisalone (che inizia un giorno prima della fiera e che con i suoi 1’200 eventi, il 40% in più dello scorso anno, trasformerà i quartieri della città in un brulichio di persone), ci sarà spazio anche per un po’ di Svizzera. Da diversi anni ormai, aziende, operatori del settore, designer e scuole di design sono ospiti fissi della cosiddetta “design week” milanese.

Se alla fiera di Rho non saranno tantissime le aziende svizzere presenti fisicamente con un loro stand, al Salone Satellite alcuni giovani designer provenienti dalla Confederazione cercheranno di mettersi in luce con i loro brevetti. E anche in città sono tanti gli appuntamenti che vedono in prima fila il design svizzero. Soprattutto alla House of SwitzerlandCollegamento esterno situata nel quartiere di Brera dove Pro Helvetia e Presenza svizzera riuniranno designer, scuole e marchi svizzeri attivi nell’ambito del design in una grande mostra collettiva chiamata Urgent LegacyCollegamento esterno con un ricco programma di discussioni, workshop e proposte di mediazione interattive.

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Uno scorcio dello spazio espositivo di Pro Helvetia.

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Il commercio dell’arredamento tra Italia e Svizzera

Del resto l’interesse per l’arredamento è testimoniato dai numeri del commercio tra Italia e Svizzera.

Secondo i dati di Infodata Centro Studi FederlegnoArredo su dati Istat, la Svizzera è per l’Italia il quinto paese per destinazione delle merci (802 milioni di euro esportati tra arredamento e sistema illuminazione) con una crescita di quasi il 15% nell’ultimo anno dietro a paesi molto più grandi come Francia, Germania, Stati Uniti e Gran Bretagna.

E parimenti l’Italia è uno dei primi tre paesi di destinazione dei prodotti dell’arredamento made in Switzerland. “La Svizzera ha un interesse vero per il mobile: basti considerare che è il quinto mercato dell’Italia e vale quasi il 5% dell’export italiano. Lo stile dei mobili d’arredamento italiano è molto apprezzato dalla clientela svizzera – e dai cittadini stranieri che risiedono in Svizzera – che ha disponibilità economica e cerca la qualità”, spiega a tvsvizzera.it Marco Sabetta, direttore del Salone del Mobile dal 2008 e cittadino elvetico.

Sul design elvetico aggiunge: “La Svizzera ha anche un ruolo importante nel settore: una delle più importanti aziende di design è la Vitra di Birsfelden (Basilea) che ha portato il design internazionale nel mondo. E molto importanti sono anche le scuole svizzere di design come la ECAL, l’École Cantonale d’Art de Lausanne, il Politecnico federale di Zurigo e l’Head di Ginevra”.

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Una bicicletta della Bmc modificata dagli studenti dell Ecal.

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Quando le scuole di design collaborano con le aziende

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I brand svizzeri, e i visitatori, in crescita

Se la presenza della Svizzera alla design week è cresciuta in questi anni il merito è anche della promozione fatta dallo Swiss Business HubCollegamento esterno con l’ausilio del consolato Generale di Svizzera a Milano.

“Secondo le nostre stime al Fuorisalone ci saranno almeno 40 tra designer e brand svizzeri: un salto in avanti se si pensa che prima erano solo una decina”, spiega a tvsvizzera.it Mariano Spagnoli, trade officer dello Swiss Business Hub Italia. Che poi aggiunge: “In questi anni grazie al nostro lavoro abbiamo fatto conoscere soprattutto alle piccole e medie imprese svizzere il concept del Fuorisalone che offre una possibilità enorme anche a realtà più piccole perché è una vetrina internazionale importante. Nelle edizioni precedenti alla pandemia abbiamo affittato degli spazi condivisi dalle imprese svizzere operanti nei settori più svariati come design d’interni, mobili, cucine, bagno, illuminazione e accessori in cui è stata promossa la Swissness. Un lavoro che non è solo nostro ma anche di Pro Helvetia che in questi anni si è sempre attivata per promuovere soprattutto i giovani designer svizzeri”.

Paradossalmente quest’anno si sono capovolti i ruoli ed è lo Swiss Business Hub a promuovere i giovani designer svizzeri nel salone satellite (Laure Gremion, Ginger Zalaba e Fabian Bolliger), lo spazio dedicato agli emergenti creato da Malva Griffin che in oltre 23 anni ha permesso a quasi 1’000 giovani designer, tra cui molti elvetici e molti studenti di scuole di design svizzere, di mettersi in luce.

Ma in crescita saranno, in base alle stime del Salone del Mobile, anche i visitatori, tra cui molti professionisti e professioniste del settore, provenienti dalla Svizzera.

“Lo scorso anno gli svizzeri al Salone del mobile sono stati quasi 5000. E, in base alle prenotazioni di quest’anno, le presenze dalla Confederazione sono destinate a salire del 15%”, chiosa Marco Sabetta.




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