“Signore e signori, benvenuti a bordo del volo…”: questo saluto farà presto parte del passato sui voli di Swiss. La compagnia aerea intende infatti introdurre una forma di saluto neutra che includa tutti: donne, uomini e persone non binarie (che non si ritengono, cioè, né uomo né donna).
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tvsvizzera.it/mrj
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“La diversità non va garantita solo su carta, ma va anche vissuta. Vogliamo che tutti i nostri collaboratori e passeggeri si sentano rappresentati”: a dirlo è la portavoce di Swiss International Airlines Karin Müller.
Una strategia di marketing, secondo il linguista e docente di Teoria dei linguaggi all’Università di Milano Stefano Vessere, che però offre un’immagine della compagnia più rispettosa, ma non basta: “Non sono i cambiamenti linguistici che cambiano la mentalità, ma piuttosto il contrario. Anche se poi in effetti queste buone pratiche possono modificare il linguaggio e renderlo più rispettoso”.
Per cambiare mentalità, però, “ci vuole ben altro”, prosegue Vessere: “Per esempio la promozione del linguaggio rispettoso di tutti i generi nelle istituzioni e nelle aziende pubbliche”.
Una discussione, quella sul linguaggio inclusivo, che accende spesso animati dibattiti, che – in particolare sui social media – vanno velocemente “sopra le righe”.
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