Svizzera Turismo: “La campagna con Federer? Un successo mai visto”
In tutto il mondo le persone hanno ripreso a viaggiare e le organizzazioni turistiche a farsi pubblicità. Per Svizzera Turismo, quella con Roger Federer è da record, ma non sempre i testimonial trasmettono una buona immagine...
Il turismo è uno dei settori che più è stato penalizzato dalla crisi economica che ha seguito la pandemia di Covid-19 scoppiata nel 2020. Le limitazioni agli spostamenti hanno impedito alle persone di viaggiare e, anche in seguito, il timore di nuove infezioni ha in parte inibito le turiste e i turisti.
Ora, però, la fame di viaggi è tornata a solleticare gli stomaci delle amanti e degli amanti dell’avventura e in Svizzera il settore è nuovamente in ascesa, tanto da non trovare personale sufficiente a soddisfare la domanda di lavoro in alberghi e ristoranti. Ma è proprio quando un settore economico torna a sorridere che si cerca di migliorarlo nella qualità e nelle proprie peculiarità.
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Partendo da questi presupposti, ma anche da una problematica emersa nel corso della Settimana Alpina 2022 – ossia i pericoli derivanti dal turismo di massa -, ci siamo rivolti a Svizzera Turismo per capire che tipo di visitatori punta ad attirare la Confederazione. Le nuove campagne pubblicitarie internazionali hanno infatti puntato su volti di spicco come l’attrice hollywoodiana Anne Hathaway e il campione svizzero di tennis Roger Federer.
Ne abbiamo parlato con la media project manager e portavoce di Svizzera Turismo Nina Villars.
Quali sono gli obiettivi principali che si pone oggi Svizzera Turismo e come si posiziona di fronte alle conseguenze del turismo di massa? Condividete i timori espressi dalle organizzazioni alpine rispetto ai potenziali pericoli di questo fenomeno?
Nina Villars: “Le attività di marketing di Svizzera Turismo (ST) spingono la diversificazione territoriale (zone periferiche, rurali e alpine) e temporale (promozione del turismo tutto l’anno con il turismo autunnale, della salute, degli affari e della formazione, eccetera).
Per far prosperare il turismo in ogni punto del Paese, ST si pone i seguenti cinque obiettivi generali: acquisizione di nuovi ospiti, aumento dei pernottamenti e del numero di visitatori, prolungamento della durata del soggiorno, incremento del valore aggiunto, raggiungimento di un equilibrio sostenibile. In più la Svizzera non è una destinazione di massa né una destinazione low-cost: non esistono strutture ricettive né infrastrutture di trasporto (non ci sono crociere, eccetera) con capacità di accoglienza illimitata”.
Come può agire la Svizzera allo scopo di accogliere sulle nostre Alpi turisti più “preparati” e attenti all’ambiente e ai villaggi montani che li ospitano?
“È un lavoro di collaborazione tra i diversi attori del settore turistico. Per quanto riguarda la preparazione degli ospiti in montagna, i Sentieri svizzeriCollegamento esterno e l’Ufficio protezione infortuniCollegamento esterno svolgono regolarmente azioni di sensibilizzazione della popolazione. Ma ci sono anche altre piattaforme come ad esempio: MobilesportCollegamento esterno, Trekking sicuroCollegamento esterno o la Fondazione SummitCollegamento esterno che si impegna a informare sulle questioni ambientali e incoraggiare i cambiamenti comportamentali. Su myswitzerland.comCollegamento esterno forniamo inoltre informazioni su come prepararsi alle escursioni in montagna”.
La scelta di investire in testimonial celebri punta ad una diffusione capillare del messaggio e quindi alla quantità di potenziali turisti in arrivo. Quali risultati stanno ottenendo queste campagne?
“Per ogni campagna con degli influencer come testimonial, sviluppiamo una serie di KPI (Key Perfomance Indicator, o indicatore chiave della prestazione, ndr.) che ci permettono di ottenere dati sul successo di tale progetto.
Ad esempio, il bilancio dopo il primo anno pubblicitario con Roger Federer è più che positivo: la campagna* è di gran lunga l’attività mediatica globale di maggior successo che ST abbia mai lanciato, con quasi 1’300 articoli stampa e 1,4 miliardi di contatti mediatici”.
*I dettagli della campagna possono essere consultati in questo reportCollegamento esterno.
In alcuni casi, quella riportata da alcuni influencer che utilizzano l’hashtag che avete lanciato #myswitzerland è un’immagine della Svizzera fatta di trasporti di lusso, hotel e spa esclusivi: tutto questo, oltre ad aver generato critiche (ne abbiamo parlo qui), sembra non tener conto dell’intento di preservare l’ambiente alpino. Come si pone Svizzera Turismo di fronte a queste osservazioni?
“Nell’ambito della nostra strategia “SwisstainableCollegamento esterno“, cerchiamo di promuovere il più possibile attività sostenibili. Non siamo responsabili di ciò che organizzano i fornitori di servizi locali, ma ci impegniamo a sensibilizzare e motivare il settore in questa direzione”.
Nell’articolo in cui parliamo della Settimana Alpina 2022, abbiamo infatti affrontato – aggiungendo la spiegazione di Svizzera Turismo – le preoccupazioni delle comunità alpine verso un possibile sovraffollamento delle Alpi confrontate con l’immagine proposta del nostro Paese di alcuni influencer da milioni di seguaci. Un’immagine fatta di offerte turistiche di lusso e spostamenti e consumi che alla lunga nuocciono allo spazio alpino (si è parlato in particolare di un volo in elicottero fatto dall’imprenditrice italiana Chiara Ferragni e dalla sua compagnia).
I volti celebri non sono tuttavia da demonizzare e il mondo pubblicitario li usa da sempre come testimonial della bontà del proprio prodotto o del servizio reclamizzato. Nel caso specifico, come emerge dall’intervista qui sopra, non ci poteva essere volto migliore per diffondere il messaggio di Svizzera Turismo se non il numero uno elvetico e – in diversi momenti della sua carriera – anche mondiale del tennis, ossia Roger Federer. Il calore mostrato nei confronti del campione svizzero nel momento in cui, qualche giorno fa, ha annunciato il suo ritiro dal tennis professionistico, sono solo un’ulteriore conferma dell’immagine che Federer rappresenta per le svizzere e gli svizzeri così come per il mondo intero.
La pagina myswitzerland.com/rogerCollegamento esterno ha registrato 0,55 milioni di visualizzazioni e le misure di marketing hanno generato 559 milioni di contatti pubblicitari. “In quanto icona globale, Roger Federer trasmette da anni un’immagine positiva della Svizzera nel mondo, con le sue performance sportive ma anche con il suo fare simpatico e genuino”, si legge sul sito dell’ente turistico. “Caratteristiche che ha sempre dimostrato anche in passato con le immagini delle sue vacanze e delle sue gite in Svizzera postate sulle sue pagine social private”.
Insomma, nel caso di Federer, lo sportivo elvetico rappresentava una specie di testimonial vivente del proprio Paese ancora prima della collaborazione con Svizzera Turismo.
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