Sulle sanzioni contro la Russia il Parlamento svizzero vuole vederci chiaro
Non tutto sembra filare liscio per quanto riguarda le misure prese dalla Svizzera e ora una commissione del Parlamento ha deciso di avviare indagini.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mar con Keystone-ATS
La Confederazione – ricordiamo – si è allineata sui provvedimenti presi dall’Unione Europea nei confronti della Russia e di personalità vicine a Vladimir Putin.
L’operato del Governo svizzero e dell’amministrazione federale hanno però sollevato qualche dubbio in seno alla Commissione della gestione del Consiglio nazionale, il cui compito è di vigilare sulle attività delle autorità federali.
L’organo del Parlamento ha deciso di avviare indagini sulla questione, stando a quanto rivelato domenica dal settimanale Sonntagsblick.
Stando al giornale svizzero-tedesco, la commissione vuole analizzare la base giuridica del regime di sanzioni e la presunta arbitrarietà nei confronti degli attori economici russi.
Contenuto esterno
Ad esempio, il domenicale parla di tre liste di persone da colpire. Sulla prima, in mano alla Segreteria di Stato dell’economia, non figurerebbero alcuni fedelissimi di Vladimir Putin. Ve ne sarebbe poi una seconda elaborata dal Dipartimento federale degli affari esteri e una terza, ormai vecchia, risalente all’annessione russa della Crimea nel 2014. E su queste liste sarebbero finite anche alcune aziende russe che non hanno legami con il Cremlino.
Inoltre, prosegue l’articolo, le lacune nell’applicazione e la confusione sulle competenze fra la Confederazione, i Cantoni e i vari uffici solleverebbero interrogativi. Oltre al Dipartimento federale degli affari esteri, sarebbero oggetto di chiarimenti anche quelli dell’economia e delle finanze.
L’informazione riportata dal Sonntagsblick è stata confermata dalla presidente della commissione, Prisca Birrer-Heimo, che non ha però fornito dettagli riguardo ai punti esatti sui quali si focalizzeranno le analisi. Secondo la deputata, è essenziale che il parlamento eserciti la sua funzione di supervisore su questo delicato dossier e il Governo ne è già a conoscenza.
Svizzeri non vogliono mance obbligatorie, sondaggio
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le mance obbligatorie non fanno l'unanimità fra gli svizzeri. Oltre due terzi non vogliono includere tale voce nei costi della consumazione, secondo un sondaggio 20 Minuti/Tamedia. Quasi la metà è per una soppressione.
Salari minimi a Zurigo e Winterthur annullati dal Tribunale cantonale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Non vi saranno salari minimi nelle città di Zurigo e Winterthur: il Tribunale amministrativo del Cantone di Zurigo ha annullato l'ordinanza in materia. La corte ha giustificato la decisione argomentando che essa è in contrasto con il diritto cantonale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Come deciso alla fine dello scorso anno, l'accordo di cooperazione tra l'Organizzazione europea per la ricerca nucleare (CERN) e la Russia termina a fine novembre.
Un terzo dei dipendenti in Svizzera è sull’orlo dell’esaurimento
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Svizzera la percentuale di dipendenti costantemente sull'orlo dell'esaurimento è ai massimi storici: si parla di uno su tre. È quanto emerge dal "Barometro delle condizioni di lavoro", un'indagine condotta annualmente dal sindacato Travail.Suisse in collaborazione con la Scuola universitaria professionale di Berna.
Le dieci famiglie più ricche che vivono in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Podio immutato rispetto allo scorso anno nella speciale classifica dei 300 più ricchi della Svizzera, stilata dalla rivista economica Bilan. Al primo posto resta Gérard Wertheimer, proprietario con il fratello Alain della casa di moda Chanel, seguito dagli Hoffmann (La Roche) e da Klaus-Michael Kühne (Kühne+Nagel).
Rapporto remunerazione aziende, in Svizzera si dice più spesso no
Questo contenuto è stato pubblicato al
La quota di azionisti che in Svizzera respinge i rapporti sulle remunerazioni dei dirigenti aziendali è più ampia che altrove in Europa: è la conclusione cui giunge Swipra, una fondazione che si batte per gli investimenti orientati a valori sostenibili.
La popolazione elvetica vuole sport invernali più sostenibili
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gran parte della popolazione svizzera ritiene che la sostenibilità sia importante quando si tratta di sport invernali. Il cambiamento climatico suscita parecchie preoccupazioni, secondo un sondaggio pubblicato oggi dall'istituto di ricerca Yougov.
Scoperta nel canton Basilea ad Augusta Raurica una moneta di 2’300 anni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel corso di scavi nell'antica città romana di Augusta Raurica, ad Augst (Basilea Campagna), è stata rinvenuta una moneta di bronzo del terzo secolo a.C..
Nel 2023 c’è stato un record di trapianti di organi in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sono 661 le persone ricoverate nel 2023 in Svizzera per ottenere un organo. Una cifra ch risulta essere in aumento del 20% rispetto al 2022.
Un congedo famigliare per contrastare la scarsità di manodopera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Diciotto settimane di congedo per ogni genitore allo scopo di contrastare la scarsità di manodopera e promuovere la coesione sociale.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
I miliardi russi congelati nelle banche svizzere
Questo contenuto è stato pubblicato al
A quanto ammontano i depositi di origine russa negli istituti finanziari svizzeri? La stima più alta parla di circa 150 miliardi di franchi.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.