La televisione svizzera per l’Italia

Nuova Zelanda: ergastolo per attentatore di Christchurch

Brenton Tarrant
Durante il processo, l'australiano di 29 anni non ha mostrato nessun segno di pentimento. Keystone / John Kirk-anderson / Pool

Brenton Tarrant, l'estremista di destra che nel marzo 2019 uccise 51 persone in una moschea e in un centro islamico di Christchurch, rimarrà dietro le sbarre per il resto della vita.

“Il trauma del 15 marzo non è facile da guarire, ma oggi spero che sia l’ultima volta che dobbiamo ascoltare o pronunciare il nome del terrorista che ne è responsabile”, ha reagito all’annuncio del verdetto la prima ministra neozelandese Jacinda Ardern, auspicando per l’autore della strage “una vita di silenzio totale e assoluto”.

Nella storia giudiziaria della Nuova Zelanda, è la prima volta che una Corte infligge a un accusato l’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale.

Durante la lettura della sentenza, il giudice ha sottolineato che dietro l’ideologia “contorta” di quest’uomo “malvagio e disumano”, vi è un “odio profondo” che lo ha portato ad attaccare uomini, donne e bambini indifesi. “Spetta alla Corte dare una risposta appropriata esprimendo un rifiuto categorico di simili atrocità”, ha dichiarato.

Durante i quattro giorni dell’udienza, l’australiano di 29 anni – che ha scelto di difendersi da solo – non ha battuto ciglio e non ha mostrato nessun segno di pentimento quando alla sbarra si sono succeduti i testimoni sopravvissuti alla carneficina.

Contenuto esterno

Brenton Tarrant era arrivato in Nuova Zelanda nel 2017. Prima di passare all’atto, aveva ammassato un intero arsenale. Due mesi prima degli attacchi, si era recato a Christchurch per perlustrare la zona, utilizzando anche un drone che aveva fatto volare sopra la moschea al-Nur.

Il 15 marzo è poi tornato sul posto in automobile, armato di tutto punto. Pochi minuti prima di agire, aveva inviato un “manifesto” di 74 pagine a un sito web estremista, esponendo i motivi che lo avevano spinto a commettere l’attentato.

tvsvizzera.it/mar/agenzie con RSI (TG del 27.8.2020)

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR