La polizia dello Stato di Espirito Santo, in Brasile, è in sciopero da una settimana e neanche sabato gli agenti sono ritornati al lavoro, nonostante il Governo abbia annunciato poche ore prima che un accordo con le forze dell’ordine era stato raggiunto. Nel frattempo si registra un acuto aumento degli omicidi e di altri crimini. Il reportage della Radiotelevisione svizzera.
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
tvsvizzera.it/Zz con RSI (TG del 11.02.2017)
Contenuto esterno
La maggior parte delle violenze ha avuto come teatro nelle zone povere della capitale statale Vitoria. Ma con le pattuglie ferme nei parcheggi, l’intera regione è sprofondata nel caos. Oltre un centinaio i morti in una settimana, le bande di delinquenti hanno compiuto saccheggi, furti, sequestri.
Mentre gli agenti rivendicano migliori condizioni e aumenti salariali (gli stipendi sono congelati da 7 anni), per mantenere l’ordine il Governo federale ha mandato l’esercito. Da mezzogiorno in poi vige un virtuale coprifuoco, scuole e uffici pubblici sono rimasti chiusi, molta gente preferisce non andare nemmeno al lavoro.
Per mantenere l’ordine, il Governo federale ha mandato l’esercito.
Keystone
Il disagio delle forze di polizia è diffuso e le proteste potrebbero ora coinvolgere altre città. A Rio de Janeiro gli impiegati pubblici che non ricevono gli stipendi da due mesi hanno protesto violentemente per le vie del centro. Per evitare una protesta della polizia analoga a quella di Espirito Santo il governo locale ha promesso degli aumenti del 10%.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Petrobras, Lula rinviato a giudizio
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’ex presidente brasiliano Lula dovrà chiarire la sua posizione nello scandalo dei fondi neri della Petrobas davanti alla giustizia. La magistratura lo ha rinviato a giudizio per tentata ostruzione. Un terremoto politico per il leader storico della sinistra brasiliana, a una settimana dalle Olimpiadi di Rio. Lo scandalo che da mesi scuote i vertici del…
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Brasile non accenna a diminuire la protesta delle donne contro le violenze perpetrate dall’altro sesso. Sono numerose le manifestazioni pubbliche in cui si chiedono pene più severe per questi reati che restano quasi sempre impuniti. E mentre la giustizia indaga sugli ultimi episodi di cronaca, tra cui la violenza collettiva subita due settimane fa…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La presidente del Brasile, Dilma Rousseff, è stata destituita mercoledì dopo che il Senato ha votato sì all’impeachment con 61 voti contro 20. Michel Temer, il suo successore, sarà il 37esimo a essere investito di questa carica. La sconfitta della Rousseff mette fine a 13 anni di Governo di sinistra nel più grande paese dell’America…
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Venezuela, la situazione è sempre più critica. Mentre nel paese continua a mancare di tutto, con lunghe code e anche assalti ai supermercati, governo e opposizione cercano alleati fra i paesi vicini. L’apertura di un dialogo costruttivo fra le parti resta difficile, soprattutto per quanto riguarda la convocazione del referendum che dovrebbe decidere la…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.