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Sostegno all’Isis, due arresti a Ginevra e nel Canton Vaud

Agenti della fedpol durante un operazione
Agenti della fedpol durante un'operazione Keystone / Alessandro Della Valle

Due persone sono state fermate a Ginevra e nel Canton Vaud nel quadro di una vasta inchiesta condotta dalla Procura federale per terrorismo.

Le manette sono scattate nei confronti di un cittadino con nazionalità svizzera e macedone e di un kosovaro per sospetta partecipazione e sostegno allo Stato islamico (Isis)Collegamento esterno.

A breve gli interrogatori degli indagati

Nell’ambito dello stesso procedimento penali, che è stato aperto nel luglio dell’anno scorso dal Ministero pubblico della Confederazione (Mpc), sono state effettuate anche quattro perquisizioni domiciliari da parte degli agenti della polizia federale (fedpol), supportati dai corpi di polizia dei due cantoni.

In proposito la Procura federale, che si avvale della collaborazione dei servizi di informazione della Confederazione (Sic), ha specificato che i due indagati saranno sottoposti a interrogatori, dopo i quali verrà valutata l’eventuale richiesta di carcerazione preventiva nei loro confronti all’ufficio del giudice dei provvedimenti coercitivi.

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Nell’attuale stadio del procedimento, fa sapere il Ministero pubblico della Confederazione, non saranno fornite ulteriori informazioni sui reati contestati ai due imputati per i quali, sottolineano sempre gli inquirenti federali, vale la presunzione, di innocenza.

Altri fermi a giugno

Nel corso del mese di giugno tre altre persone erano state tratte in arresto, sempre per sostegno al sedicente Stato islamico, in Svizzera (una quarta in Germania) nell’ambito di un’indagine congiunta della magistratura della Confederazione e della Repubblica federale tedesca.

L’operazione, durante la quale sono state effettuate varie perquisizioni domiciliari, si è svolta in contemporanea tra Zurigo, San Gallo, Lucerna e Germania. In questo caso l’attenzione degli inquirenti federali si è concentrata su un 26enne e un 20enne, con precedenti penali e residenti nel Canton Zurigo, e un giovane indagato dalla magistratura dei minorenni di Winterthur.

Il terzetto sarebbe collegato con un estremista di nazionalità germanica arrestato a Römerberg (Renania-Palatinato) mentre, secondo gli investigatori tedeschi, stava preparando un attentato.




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