Non è ancora domato l’incendio che da lunedì divampa nell’Alto Vallese e la cinquantina di sfollati non può ancora fare ritorno a casa.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Diversi focolari, che stanno tenendo impegnati circa 80 pompieri coadiuvati per la prima volta da specialisti e selvicoltori, devono essere ancora domati. Non sono ancora note le cause che hanno innescato le fiamme su cui verranno effettuati accertamenti.
Secondo quanto ha spiegato Franz Mayr, dello stato maggiore di condotta del comune di Bitsch, sono in corso le operazioni di spegnimento dell’incendio al suolo, che prima non era stato possibile effettuare a causa delle elevate temperature, del vento e del pietrame.
Contenuto esterno
Il vento, che in precedenza aveva alimentato le fiamme, si è calmato nel corso della notte scorsa. Nel caso in cui il vento dovesse però spirare di nuovo, i vigili del fuoco sarebbero costretti a interrompere il loro lavoro da terra.
In un primo momento era previsto che alcune delle 50 persone evacuate, tra i residenti di Oberried e di Bitsch, sarebbero potute rincasare nel corso della giornata di giovedì, ma ciò non è stato possibile in ragione dell’evoluzione della situazione non del tutto favorevole delle ultime 24 ore.
Sei elicotteri, tra cui un Super Puma dell’esercito, sono attualmente impiegati nelle operazioni di spegnimento e monitoraggio dell’incendio. Proprio l’intervento del velivolo militare ha però suscitato irritazione tra le compagnie private, in particolare di Air Zermatt, secondo cui il Super Puma dell’esercito rappresenta una concorrenza sleale.
Proprio il Super Puma dell’esercito, munito di telecamere a infrarossi, ha consentito di raccogliere informazioni e di fare una valutazione precisa dell’entità dei danni.
Gran caldo anche nei laghi, il Ceresio tocca i 28 gradi
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ondata di caldo non risparmia gli specchi d'acqua svizzeri, tanto che alcuni - come il Ceresio - hanno ormai raggiunto i 28 gradi.
La centrale nucleare di Beznau spegne un reattore a causa del calore
Questo contenuto è stato pubblicato al
La centrale nucleare di Beznau, nel cantone di Argovia, ha spento uno dei due reattori a causa del calore. Lo ha indicato oggi il gestore Axpo, aggiungendo che il secondo blocco funziona con una potenza del 50%.
Il Governo elvetico rivede completamente il piano pandemico
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il governo federale ha rivisto completamente il piano pandemico alla luce dell'esperienza con il coronavirus. L'attenzione non è più rivolta all'influenza; il nuovo piano si concentra pienamente su tutte le possibili pandemie e serve per prepararsi a minacce future.
Sarà chiusa la sede ginevrina della Gaza Humanitarian Foundation
Questo contenuto è stato pubblicato al
La sede ginevrina della Gaza Humanitarian Foundation sarà sciolta per il mancato rispetto di obblighi legali. Registrata in Svizzera a inizio anno, la filiale non è mai stata operativa. La decisione arriva tra forti critiche internazionali alla fondazione per la gestione degli aiuti a Gaza.
Ritrovato dopo 14 anni il relitto del “Lady Jay” nel Lago di Costanza
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo 14 anni, il relitto dello yacht "Lady Jay", affondato nel 2011 nel lago di Costanza con 12 persone a bordo, è stato localizzato a 170 metri di profondità
Il capo dell’esercito svizzero rinuncerebbe ad alcuni F-35
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'esercito ha bisogno esattamente degli F-35 e, in caso di bisogno, si potrebbe ridurre la quantità di aerei acquistati. È quanto ha dichiarato il dimissionario capo dell'esercito Thomas Süssli in un'intervista rilasciata alla Radio SRF.
Janssen studia la chiusura del suo sito bernese, a rischio in 300
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'azienda produttrice di vaccini Janssen sta valutando la possibilità di chiudere il suo stabilimento di Berna-Bümpliz. Ieri ha avviato una consultazione con i dipendenti per trovare soluzioni alternative: la misura potrebbe avere ripercussioni su 300 persone.
Condannati a 10 anni di carcere due genitori che uccisero la figlioletta disabile
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dieci anni di carcere ed espulsione dal Paese per omicidio intenzionale e tentato omicidio: è la pena inflitta dal Tribunale cantonale di Argovia a una coppia di genitori che nel 2020 uccise la figlia di 3 anni gravemente disabile a Hägglingen (AG).
Questo contenuto è stato pubblicato al
In diverse città svizzere è ufficialmente iniziata la febbre per gli europei femminili di calcio, con i tifosi che si sono riversati nelle fan zone, accompagnati da temperature decisamente estive.
Nel 2024 in Svizzera meno infortuni sul lavoro, ma di più nel tempo libero
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo scorso anno in Svizzera il numero degli infortuni è lievemente salito rispetto all'anno precedente, a 908'313 (+0,7%). Mentre gli incidenti e le malattie professionali sono nuovamente diminuiti, gli infortuni nel tempo libero sono cresciuti.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.