Nuova fase negli aiuti svizzeri alle popolazioni terremotate. Bilancio delle vittime sempre più pesante.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Le squadre di soccorso elvetiche, a quasi una settimana dal sisma che ha devastato Siria e Turchia, fanno ritorno in patria. Le speranze di trovare infatti superstiti tra le macerie degli edifici crollati sono ormai nulle. Il bilancio della Catena svizzera di salvataggio è di undici persone estratte vive, tra cui due neonati, oltre a sostegno della popolazione sfollata.
La smobilitazione avviene in coordinamento con le autorità turche e con le altre squadre di soccorsi internazionali, ha indicato il Dipartimento degli affari esteri (DFAE). Gli 87 soccorritori elvetici erano partiti alla volta della Turchia lunedì scorso.
Contenuto esterno
Aiuti alla popolazione superstite
Ad essi si aggiungono però ora dodici persone del Corpo svizzero d’aiuto umanitario (CSA) che sabato sono giunte nel distretto di Hatay (Turchia), sancendo il passaggio di consegne dalla Catena svizzera di salvataggio al CSA, che si concentrerà nell’aiuto dei terremotati restati senza casa.
Una necessità divenuta impellente soprattutto nel periodo invernale, durante il quale occorre fornire un riparo ai sopravvissuti e alle sopravvissute e garantire prestazioni sanitarie in località in cui non esiste più nulla.
Intanto si fanno sempre più pesanti le cifre aggiornate del catastrofico sisma. Le vittime sono quasi 40’000, ma il bilancio è destinato ad aggravarsi ulteriormente.
Anche se alcune notizie, come quella del salvataggio nelle ultime ore del neonato di 7 mesi tra i detriti della sua casa ad Antakya o della cinquantenne di Hatay attenuano un po’ il quadro drammatico. Secondo studi scientifici il tasso di sopravvivenza delle persone intrappolate dopo un terremoto è del 22% dopo 72 ore e appena il 6% entro il quinto giorno.
Costruttori in manette
Dal canto loro le autorità turche, chiamate in causa per le migliaia di edifici sbriciolatisi con le scosse telluriche, hanno proceduto all’arresto di oltre cento 100 costruttori nelle 10 province colpite dal sisma con l’accusa di avere violato le normative edilizie del paese, in particolare quelle introdotte dopo il terremoto del 1999. Secondo il vicepresidente Fuat Oktay finora sono stati identificati 131 sospetti ed emessi 113 ordini di detenzione.
Ma dall’opposizione si accusa il presidente Erdogan, preoccupato per le imminenti elezioni politiche, di non aver fatto rispettare i regolamenti edilizi in un Paese fragile dal profilo geologico.
Situazione disperata in Siria
Ma la situazione è ancora più grave in Siria dove nelle regioni settentrionali colpita dal sisma, controllate dai ribelli, il 90% della popolazione, circa 4 milioni di persone, dipendevano già dagli aiuti internazionali.
Il responsabile per le operazioni umanitarie dell’Onu nel paese Martin Griffiths ha riconosciuto che finora “abbiamo deluso le persone nel nord-ovest della Siria che si sentono giustamente abbandonate, alla disperata ricerca di aiuti internazionali che non sono arrivati”.
E questo per responsabilità reciproche del governo e degli insurrezionalisti. Dall’ONU si fa sapere che gli aiuti ai terremotati provenienti dalle regioni controllate dal governo siriano, che pure ostacola i soccorsi, diretti verso il territorio in mano all’opposizione, sono stati bloccati dal gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham (Hts).
La densità edilizia non rende necessariamente le città più calde
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'edilizia ad alta densità non comporta necessariamente un aumento del calore nelle città. L'importante è come vengono organizzati gli spazi, afferma un ricercatore del Politecnico federale di Zurigo (ETH).
Questo contenuto è stato pubblicato al
La centrale nucleare di Beznau, nel canton Argovia, è stata completamente spenta a causa del caldo. Ieri sera è stato fermato anche il secondo reattore, ha comunicato oggi il gestore Axpo.
Un ritratto dell’immigrazione dal 1966 per guardare al futuro
Questo contenuto è stato pubblicato al
Uno studio mostra che il 60% dell persone immigrate con permesso B o C in Svizzera ha una formazione universitaria. Il profilo tipico è giovane, qualificato e resta solo pochi anni: la sfida è trattenerli.
A un anno dall’alluvione, “la Mesolcina si è rimboccata le maniche”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il vallo di protezione di Sorte nel Comune di Lostallo (canton Grigioni) proteggerà la frazione in modo completo, hanno detto oggi le autorità in una conferenza stampa a un anno dall'alluvione. I costi per il ripristino lievitano ancora e ammontano a quasi 84,2 milioni.
GHF: “Non abbiamo intenzione di fermare il nostro aiuto a Gaza”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Gaza Humanitarian Foundation (GHF), sostenuta da Stati Uniti e Israele ma criticata dalle Nazioni Unite e da decine di Ong internazionali, continuerà a fornire aiuti alla Striscia di Gaza.
Giura, nella piscina di Porrentruy può entrare solo chi abita in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Chi non risiede in Svizzera da domani e fino al 31 agosto non potrà più accedere alla piscina di Porrentruy (canton Giura).
Vasti incendi a ovest Creta, turisti e residenti evacuati
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il vasto incendio che infuria da ieri pomeriggio a Lasithi, all'estremità orientale dell'isola di Creta, ha costretto i vigili del fuoco a evacuare centinaia di residenti e visitatori nell'area di Lasithi, Agia Fotia, Galini. Lo scrive Kathimerini.
Questo contenuto è stato pubblicato al
I giurati nel processo contro Sean "Diddy" Combs a New York, che ieri avevano mostrato esitazioni sul verdetto finale, hanno giudicato il mogul dell'hip hop non colpevole per i due capi d'imputazione più gravi: traffico sessuale e associazione a delinquere.
Accordo di libero scambio tra la Svizzera e i Paesi Mercosur
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera e gli altri Stati dell'AELS hanno concluso mercoledì un accordo di libero scambio con l'organizzazione economica sudamericana Mercosur.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.