Un uomo ha aperto il fuoco e ferito due poliziotti giovedì mattina durante una perquisizione nel comune di Rehetobel, nel cantone di Appenzello esterno. Circondato dalle forze dell’ordine, si è poi tolto la vita.
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tvsvizzera.it/spal
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Dopo lunghe trattative, l’uomo che in mattinata aveva sparato a dei poliziotti, ferendone due, ha rivolto l’arma contro sé stesso e si è suicidato. Lo ha comunicato la polizia cantonale di Appenzello Esterno.
Verso le 9.00, il 33enne ha aperto il fuoco contro gli agenti che volevano effettuare una perquisizione al suo domicilio, a causa di sospetti su una piantagione di cannabis. Due poliziotti sono rimasti feriti. Uno dei due è in condizioni critiche.
Lo sparatore è fuggito a piedi e dopo una vasta operazione di ricerca, durata circa tre ore, è stato localizzato e circondato davanti a un edifico del comune appenzellese.
A nulla sono però valse le trattative, protrattesi per alcune ore. Quando la polizia ha cercato di intervenire per arrestarlo, l’uomo si è suicidato, sparandosi.
Stando a quanto dichiarato dal portavoce della polizia cantonale, lo sparatore aveva minacciato di fare esplodere delle granate e non era disposto ad arrendersi.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Blick, in passato l’uomo era stato condannato per tentativo di omicidio, aggressione aggravata e violazione della legge sulle armi da guerra. Nel 2012 era stato liberato.
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