Settant’anni di orrori nella Chiesa francese
È una pagina degli orrori quella che si è scritta oggi nella storia della Chiesa e che racconta la realtà degli ultimi 70 anni in Francia: 216'000 abusi perpetrati da coloro che avevano il compito di trasmettere i valori della religione cristiana. 330'000 includendo quelli perpetrati dai membri laici della Chiesa. Uno scandalo di proporzioni enormi nel quale sono coinvolti dai 2’900 ai 3’200 preti.
Secondo Jean-Marc Sauvé, presidente della Commissione sugli abusi sessuali nella Chiesa, “c’è una responsabilità di carattere globale e sistemico, perché la Chiesa non è stata in grado di vedere e capire, non è stata in grado di captare i segnali, e queste aggressioni sono potute continuare”.
Due anni e mezzo d’inchiesta per fare luce su oltre mezzo secolo di abusi su minori. La maggioranza delle vittime aveva tra i 10 e i 13 anni. Queste vittime oggi chiedono di essere risarcite e che la Chiesa faccia un mea culpa.
“Ci serve tempo per prendere coscienza di questa realtà e per decidere come mettere in atto quanto ci è stato richiesto. Non ci aspettavamo dei numeri così elevati, è spaventoso. La nostra percezione era tutt’altra”, ha dichiarato il presidente della Conferenza dei vescovi di Francia Éric de Moulins-Beaufort. Fino a ieri, infatti, le indiscrezioni trapelate parlavano di 10’000 vittime.
Anche Papa Francesco ha espresso il suo “immenso dolore” davanti a questa “spaventosa realtà”.
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