Sempre più tartufi d’Alba in Svizzera
Tra Ginevra e Zurigo si sono moltiplicate le raccolte del pregiato fungo sotterraneo che deve alle Langhe la sua fama.
Ormai sono una ventina le scoperte di tartufi bianchi che sono state annunciate all’Istituto federale per le ricerche sul paesaggio (WSL). Dopo una prima scoperta del tartufo d’Alba, il “tuber magnatum pico”, nel 2012 in un parco della città di Ginevra, negli ultimi anni sono stati raccolti diversi tartufi bianchi anche nel cantone di Zurigo.
Il loro primo tartufo bianco, Tolis Fragoudis e il suo cane lagotto Zoé, lo hanno scoperto per caso nella regione di Zurigo mentre cercavano tartufi neri di Borgogna l’anno scorso. Da allora, la cagnolina sembra averci preso gusto. “Quest’anno, Zoé trova tartufi bianchi quasi ogni giorno”, ha detto Tolis Fragoudis alla RTS.
Credendo che fosse un tartufo non commestibile, Tolis la prima volta che ne trovò uno lo buttò via. Poi ne trovò un secondo ed un amico lo incoraggiò a farlo identificare dal WSL: era un tartufo d’Alba.
E anche quest’anno Tolis ha fatto controllare uno dei suoi tartufi bianchi e l’Istituto è stato di nuovo molto chiaro: si tratta infatti del “tuber magnatum pico”.
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