È in corso al Politecnico federale di Zurigo un'esposizione sui supercalcolatori, apparsi nell'ateneo ormai quasi quarant'anni fa. L'ETH ne acquistò tre per consentire a fisici e ingegneri di simulare i loro esperimenti, prima che fosse fondato un vero e proprio Centro svizzero di calcolo scientifico a Manno-Lugano.
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La simulazione è certamente preziosa in molti ambiti di ricerca, ad esempio climatico e medico. Ma fino a che punto l’avvento dei supercomputer ha influito sulle nostre vite e favorito lo sviluppo industriale e professionale?
La Radiotelevisione svizzera ha intervistato la storica Monika Dommann, curatrice della mostra ‘Wired nation – Landschaft, Architektur, Infrastruktur’ (“Nazione cablata – Paesaggio, architettura, infrastrutture”, aperta fino al 12 dicembre in Schmelzbergstrasse 25) e autrice del libro ‘Data centers. Edges of a wired nation (“Data center. Margini di una naziona cablata”).
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