Sciatori in elicottero, “è il trasporto più assurdo”
Assegnato al servizio heliski di Swiss Helicopter il premio per l’offerta di trasporto più insensato da Iniziativa delle Alpi.
Il “Sasso del Diavolo”, alloro attribuito dall’organizzazione ambientalista sulla base dei voti espressi da circa settemila partecipanti, se l’è aggiudicato quest’anno Swiss Helicopter, società leader nella Confederazione nei voli professionali e turistici.
Con il programma heliski della compagnia grigionese un numero ristretto di sciatori viene trasferito in volo sulle vette in varie rinomate località delle Alpi dalle quali gli atleti possono praticare lunghe discese fuoripista, tra panorami mozzafiato e tracciati inediti consigliati di volta in volta, a seconda delle condizioni meteo e della neve, da una guida alpina.
Ma per l’organizzazione ambientalista volare in elicottero sulle Alpi, inquinando ed infliggendo il rombo dei motori alla fauna alpina, solo per una giornata sugli sci è assurdo, contraddice qualsiasi coscienza ambientale e non ha nulla a che vedere con la sportività. “Le nostre Alpi non sono una Disneyland da esplorare su una sedia a sdraio”, ha commentato il presidente dell’Iniziativa delle Alpi (e parlamentare federale socialista) Jon Pult per il quale “non possiamo sacrificare la preziosa fauna e la flora alpina in nome di efficienza e profitto”.
Per non parlare del bilancio ambientale dell’eliscì in termini di CO2: un volo in elicottero da Berna-Belp a Zermatt e ritorno per un gruppo di quattro persone produce 32,3 chilogrammi di CO2 a testa, vale a dire il medesimo quantitativo di emissioni cumulato in dodici viaggi in treno andata e ritorno sullo stesso tragitto.
In questo particolare concorso Swiss Helicopter ha preceduto gli altri due finalisti, le palettine per mischiare il caffè di legno estone lavorato in Cina e le taccole importate in aereo dal Kenya, due prodotti venduti da Coop, “insignita” nel 2021 per un vino australiano.
Di tutt’altro genere è l’altro premio assegnato, il “Cristallo di rocca”, conferito per comportamenti virtuosi in ambito ambientale, che è andato a “Auprès de mon arbre”, azienda vallesana che costruisce case sostenibili con legno rinnovabile di origine locale (senza l’ausilio di colle, chiodi o altre sostanze chimiche).
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