Schianto di un F/A-18: a processo pilota e controllore di volo
La giustizia militare ha promosso un'accusa contro un controllore del traffico aereo e un capo pattuglia delle Forze aeree svizzere a causa dello schianto di un caccia F/A-18 nei pressi del passo del Susten nel 2016.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
I due sono accusati di omicidio colposo, inosservanza per negligenza di prescrizioni di servizio, perturbamento per negligenza della circolazione pubblica e abuso e sperpero di materiali per negligenza.
Il velivolo si è schiantato contro il fianco occidentale della montagna di Hinter Tierberg nella regione del passo del Susten. Nell’incidente il pilota, un vodese di 27 anni, ha perso la vita.
L’incidente è avvenuto nel corso di un allenamento del volo di combattimento. Il pilota che poi si sarebbe schiantato voleva collegare il proprio radar a quello del cosiddetto pilota leader. L’operazione non è riuscita ed è stato quindi contattato il controllore del traffico aereo di Meiringen per ricevere ulteriori istruzioni.
Il controllore ha dato ordine di salire a quota 10’000 piedi (3’048 m), ordine che è stato eseguito. Solo 58 secondi dopo l’ultimo contatto radar c’è stato lo schianto contro il fianco della montagna a 3’319 metri di quota.
L’allora comandante delle Forze aeree Aldo C. Schellenberg aveva subito ordinato l’assunzione preliminare delle prove, al fine di chiarire i fatti e di accertare se sussistessero i presupposti per ordinare un’istruzione preparatoria.
Nel rapporto che era stato pubblicato nel 2020 si parlava già di presunto errore da parte del controllore di volo, che avrebbe dato un’indicazione di altitudine troppo bassa. Secondo le norme in vigore, l’altitudine minima per le procedure di volo strumentale in questa zona è di 15’000 piedi. Per quel che riguarda il capo pattuglia, nel documento si sottolineava come il mancato rispetto delle prescrizioni standard potesse essere una concausa dell’incidente.
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