Il film su Totti debutta alla Festa del cinema
È stato presentato sabato alla Festa del cinema di Roma -di fronte a un pubblico certamente meno numeroso di quanto sarebbe stato senza la pandemia di coronavirus- il documentario su Francesco Totti. Voce del film, diretto da Alex Infascelli, è quella dello stesso ex calciatore, che attraverso una serie di flashback ricostruisce la sua storia dai primi calci al pallone al giorno del ritiro, il momento della narrazione.
“Quel che ho fatto io è stato ascoltare questa voce, proteggerla e portarla dentro una narrazione che io ho supportato con un racconto cinematografico, ma il racconto nasce sorgivo da Francesco”, ha spiegato Infascelli.
Non è un caso che a fare da pretesto a tutto il film sia quella sorta di rito pagano che è il giorno del suo addio al calcio. Una delle cose straordinarie di Totti, ha detto il produttore e distributore Nicola Maccanico, c’è “questa dimensione di vicinanza con questa città [Roma] e con il suo popolo, cosa che di solito agli eroi e ai miti non succede”.
L’ex calciatore non ha partecipato alla prima di ‘Mi chiamo Francesco Totti’. Neppure una settimana fa ha perso il padre, Enzo, morto a 76 anni all’ospedale Spallanzani di Roma a causa del Covid-19.
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